Si aspetta la pubblicazione sul sito di Palazzo Chigi dei chiarimenti relativi agli spostamenti e alle visite nei giorni di festa

DPCM NAtale: i divieti non sono accompagnati da specifiche sanzioni per le violazioni

Miozzo (CTS): "Se stiamo insieme a Natale come vorremmo aumentano esponenzialmente i rischi di contagio"
Francesca Salemme

Consultabili da oggi pomeriggio, sul sito di Palazzo Chigi, nella sezione FAQ (le frequently asked questions, ovvero le domande frequenti) le spiegazioni dettagliate sul Dpcm 3 dicembre e sul decreto legge 2 dicembre n.158 con le regole di Natale 2020.

Chiarimenti necessari soprattutto sulle visite ai parenti (e agli “anziani soli”) e sulle multe e sulle sanzioni per chi viola le regole. Le intenzioni del governo, va detto, erano state chiarite già nella circolare interpretativa dei due testi pubblicata ieri dal ministero dell'Interno, dove si specificava chiaramente che le visite ai parenti e agli amici durante le feste saranno consentite soltanto se si tratta di persone "non autosufficienti".

Di più, queste visite a parenti e amici non autosufficienti si potranno effettuare, sì, ma da soli ovvero chi va da queste persone non potrà spostarsi con altri familiari. Altra tipologia di spostamento consentito dal nuovo decreto è il ricongiungimento tra marito e moglie, fidanzati e congiunti: chi lavora o studia fuori può quindi raggiungere il partner ma – viene specificato – solo nella residenza, nel domicilio o nell'abitazione principale e non in una qualunque delle case a disposizione della coppia. Dunque è consentito soltanto se si tratta di coppie conviventi, anche se solo di fatto.

I chiarimenti devono illustrare anche le “sanzioni per la violazione dei divieti di circolazione", divieti ai quali allo stato dell'arte non è possibile applicare le sanzioni amministrative previste dai decreti legge precedenti (una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro) in quanto questi fanno riferimento a “specifiche aree del territorio nazionale”, mentre nel caso dell'ultimo DPCM il blocco vale in tutta Italia.

Andando a ritroso, l'ultimo riferimento normativo valido da Courmayeur a Lampedusa cui fare riferimento, dovrebbe essere il decreto-legge sul Coronavirus n.19 del 25 marzo, che prevedeva multe da 400 a 3000 euro per chi non rispettava i divieti di circolazione e le regole di contenimento (al posto di denuncia penale e sanzione di 209 euro).

La necessità e l'urgenza di una precisazione in materia è stata sottolineata anche dal coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo che nel ricordare che “se stiamo insieme a Natale come vorremmo aumentano esponenzialmente i rischi di contagio”, ha espressamente invocato la denuncia penale per chi aggira i divieti: “Se si ferma un soggetto e questo produce un'autocertificazione che risulta falsa, non può cavarsela con 300 euro. Devi perseguirlo con una denuncia penale per falso in atto pubblico, così non c'è il rischio si prendano sotto gamba le misure“.

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