Cala il sipario sulla campagna elettorale: domani inizia il silenzio elettorale in attesa del voto di domenica, quando si andrà alle urne (dalle 7 alle 23). Il seggio elettorale consegna all'elettore due schede: rosa per la Camera, gialla per il Senato. I modelli delle due schede sono identici: riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale. Il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell'elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto. Per votare occorre la tessera elettorale, che si rinnova presso l'ufficio elettorale del comune di residenza. Gli uffici comunali predisposti al rilascio delle tessere resteranno aperti anche domani dalle 9 alle 18 e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23. Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d'identità, “anche se scaduto”, precisano le faq del Viminale. Vale anche una tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.
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