Nessuno dei cinque quesiti ha raggiunto il quorum (50 per cento più 1)

Flop referendario

Ha votato un italiano su 5 (20,8%). In provincia di Salerno il dato è stato leggermente più alto: 21.47%
Francesca Salemme

Sono stati un flop i referendum sulla Giustizia promossi da Lega e Radicali: nessuno dei cinque quesiti ha raggiunto il quorum (50 per cento più 1), fermandosi a una partecipazione del 20,8% (dato nazionale), in provincia di Salerno il dato è stato leggermente più alto: 21.47%.

Ancora una volta questo appuntamento con le urne, dopo quelli delle regionali 2020 e delle amministrative 2021, si è svolto con le precauzioni anti Covid, dalla sanificazione delle mani al distanziamento, all'uso della mascherina, tolta solo al momento del riconoscimento.

Come dato di cronaca va aggiunto che il "sì" era avanti in tutti i 5 quesiti. Gli elettori, lo ricordiamo, potevano esprimersi su cinque quesiti abrogativi: chi era a favore dell'abrogazione doveva quindi votare "sì" e chi era contrario "no". Tra le varie modifiche che sarebbero state apportate se avesse vinto il "sì": l'abrogazione della legge Severino e quindi la fine dell'incandidabilità, ineleggibilità e decadenza automatica in caso di condanna; l'eliminazione della possibilità, per i reati meno gravi, di motivare una misura cautelare con il pericolo che la persona reiteri lo stesso o commetta altri reati; la separazione delle funzioni dei magistrati giudicanti e requirenti; la partecipazione dei membri laici alle deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e dei Consigli giudiziari e la cancellazione dell'obbligo di raccogliere da 25 a 50 firme per candidarsi come membro del Consiglio superiore della magistratura.

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