Gabbie Salariali: più soldi a chi insegna al nord

Ivano Montano

Il Governo Meloni – spinto dalla Lega di Salvini – vuole mettere “in gabbia” il mezzogiorno. Ovvero, sta valutando di reintrodurre le gabbie salariali, ovvero stipendi differenziati per i lavoratori del pubblico impiego su base territoriale. In discussione, la proposta di pagare di più i professori del nord. Dovesse passare una roba del genere, possiamo ben immaginare l’effetto-domino disastroso sulla già disastrata, emarginata, dimenticata scuola del sud Italia. Novelli Robin Hood al contrario, pronti a togliere ai poveri per dare ai ricchi, come già accade da tempo nella ripartizione dei fondi destinati alla Sanità Pubblica, avranno già messo in conto – fregandosene altamente – i danni che si arrecherebbero alle regioni meridionali, dove già sono in diminuzione professori e alunni, dove è già alto il tasso di dispersione scolastica. Dovesse passare una roba del genere, si aprirebbe una fase di “fuga di cervelli e giovani” epocale. A proposito di cervelli, ci viene un dubbio: li accendono, certe persone che dovrebbero governare un intero Paese e non parte di esso, prima di sparare castronerie?

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