Nella riunione di ieri tra Governo e Regioni sul piano vaccini c'è stato un aspro diverbio tra il commissario Arcuri e il governatore campano De Luca.
La lite tra Domenico Arcuri e Vincenzo De Luca rimbalza a sera già pochi minuti dopo la fine del vertice online convocato dal ministro per gli affari regionali Francesco Boccia. È l'Ansa a battere per prima la notizia dello scontro dai toni aspri, ma presto il battibecco tra il commissario ed il governatore fa il giro delle redazioni e del web. Ma cosa è successo, esattamente?
Vincenzo De Luca ha ribadito ancora una volta il suo pensiero su quello che ha bollato come «il mercato nero di vaccini», ponendo l'accento sulla «sperequazione nel piano di distribuzione» e chiedendo un riequilibrio. Un discorso che ha portato a uno scontro diretto con Arcuri. La tesi di Arcuri è che in Campania siano arrivati meno vaccini perché questa fase della campagna di immunizzazione riguarda solo il personale sanitario: dunque, in virtù dei tagli dovuti alla fase di commissariamento della sanità campana degli anni scorsi, ecco spiegato il numero basso di dosi: si giustificherebbe con la carenza di medici ed infermieri, rispetto ad altre ragioni.
De Luca, però, ha tenuto botta replicando che «è tempo di smetterla con le manfrine», annunciando che arriverà «a chiedere l'invalidazione del piano di distribuzione» se non ci sarà un cambio di rotta. Per il presidente della Regione Campania la distribuzione andrebbe fatta in base al numero di abitanti, cosa che al momento non è ancora avvenuta. Di fronte alle resistenze del commissario Arcuri, De Luca avrebbe abbandonato sul finire la riunione, nonostante il tentativo del ministro Boccia di mediare tra le due posizioni.
