Ruggi: liste d’attesa… infinita, scatta il piano

Ivano Montano

Cambiano gli scenari, cambiano le parole: le liste d’attesa diventano liste di disattesa, perchè vengono ormai puntualmente disattese le aspettative e le esigenze dei cittadini che restano in coda per mesi per prestazioni sanitarie anche urgenti. La situazione, che era già border-line, è peggiorata durante il peridodo della pandemia per le ragioni che si possono ben immaginare, ma la ripartenza risulta essere molto lenta, troppo per garantire il diritto alla salute alla collettità, visto che tante prestazioni urgenti – quelle per intenderci che dovrebbero essere effettuate entro 72 ore dalla prenotazione – sforano il tetto massimo, visto che ci sono casi ai limiti del sopportabile come quello relativo alla prima visita oculistica, che al Ruggi di Salerno viene effettuata dopo sei mesi dal giorno della prenotazione. Nell’edizione odierna del quotidiano La Città, numeri che certificano una criticità ormai incancrenita: 66 giorni di attesa per una Tac, 45 giorni per una risonanza magnetica, 88 giorni per una colonscopia, 41 giorni per un elettrocardiogramma. L’azienda prova adesso a recuperare il terreno perduto, con un piano straordinario che prevede ambulatori aperti con orari prolungati anche nei fine-settimana e fondi aggiuntivi per reclutare operatori sanitari disposti a fare gli straordinari. Un tentativo, un colpo di coda per tentare la rimonta.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.