Salerno, il verde pubblico e le guerriglie private

Dire, fare, baciare, lettera, testamento. Dire, tante cose, anche troppe in questi giorni, fare quel che si può per le manutenzioni di aiuole, parchi e giardini, anche se è chiaro che c’è ancora tanto da fare. Baciare, non se ne parla, a meno che non siano “baci di Giuda”. Sul testamento, meglio glissare, con tanto di scongiuri da parte di tutti. Ieri, la lettera di Barbara Figliolia che con parole tenere auspicava il commissariamento dell’Assessorato all’Ambiente, la risposta di Natella non si è fatta attendere, così come quella del Capogruppo dei socialisti, Filomeno Di Popolo, che tra le altre cose afferma: “Dobbiamo constatare che la Consigliera Figliolia non conosce fino in fondo la macchina comunale. Il responsabile comunale che lei chiede, già c’è e sta lavorando alacremente proprio su forte spinta dell’Assessore Natella, al fine di migliorare il servizio”. Puntuale, stamani, un’altra lettera: quella di Aniello Salzano. Per capire i toni, può bastare l’incipit: “Certe persone sono come i castori: passano la vita a rosicare. Alla ricerca continua di alibi – dice Salzano – alcuni esponenti del PSI si ostinano a non capire che conta soltanto il giudizio severo ed inappellabile del popolo e non quello di Di Popolo, il quale, a differenza del popolo, rosica senza quasi mai aver ragione”. A noi sembra, invece, che in questa “guerra intestina” quelli che rosicano sono solo i cittadini, ormai verdi di rabbia. Significato di “civico consesso”: adunanza di persone autorevoli che siedono insieme per discutere. Dunque, autorevoli e non autoritarie, che siedono insieme per discutere, non per litigare. A nostro sommesso avviso, bisognerebbe riflettere su una chiara anomalia: l’Amministrazione Comunale di Salerno, caso più unico che raro, è attualmente formata da una maggioranza, da un’opposizione e da una parte di maggioranza che si oppone. Invitiamo il Sindaco a ricomporre frizioni e fazioni, prima che il verde urbano non decida di risolvere il problema da solo, ritirandosi in buon ordine.