Cresce l'attesa per il varo della campagna abbonamenti da parte della Salernitana, previsto per fine mese, ma la comunicazione effettuata ieri dal club del presidente Iervolino non è andata giù ad una consistente fetta di tifoseria.
«La nuova stagione sportiva è alle porte, non farti trovare impreparato – ha scritto la società dell'ippocampo sul sito di bandiera -. In vista del lancio della nuova campagna abbonamenti che presenterà numerose iniziative che coinvolgeranno sempre più i tifosi granata, sarà indispensabile essere possessori di Granata Card con la quale sarà possibile acquistare l'abbonamento e ricevere il proprio segnaposto».
Se per la Salernitana associare la Granata Card all'abbonamento è indispensabile, non la pensano allo stesso modo molti supporters granata che, in passato, hanno portato avanti la battaglia contro la famigerata Tessera del Tifoso, fino ad ottenere un riconoscimento giuridico: è dall'agosto 2017 che, per legge, le società sono tenute a mantenere slegati i due discorsi (da un lato gli abbonamenti, dall'altro le fidelity card).
Chiariamo il nostro pensiero: è giusto, giustissimo premiare la fedeltà dei 2960 che lo scorso anno hanno sottoscritto l'abbonamento per le gare casalinghe, dopo di che sarebbe però opportuno far partire la vendita libera, di conseguenza non legata a nessun criterio di tesseramento.
E' vero che rispetto al passato molti hanno ammorbidito la loro posizione rispetto alle fidelity card e che prima della partita con l'Udinese per logiche legate alla prevendita degli ambitissimi tagliandi diverse migliaia di persone hanno acquistato la Granata Card. Ma è altrettanto vero che, coerentemente con quanto professato anni addietro, c'è una consistente fetta di tifoseria (ultras in particolare) che, legge alla mano, ha il diritto di acquistare il proprio abbonamento e di seguire la squadra del cuore come ha sempre fatto senza doversi necessariamente tesserare.