Andrè Anderson, un diamante grezzo per la Salernitana

Redazione

André Anderson Pomilio Da Silva al Santos inizialmente scendeva in campo con la maglia numero 19… poi le sue qualità hanno indotto il club che ha lanciato gente del calibro di Neymar, Ganso e Felipe Anderson ad assegnargli il numero 10, quello che solo i giocatori con determinate caratteristiche possono indossare. “O Artilheiro”, vale a dire l’artigliere, questo il soprannome affibbiatogli dai tifosi del club bianconero (quando si laureò bomber della Coppa di Brasile Under 17), nelle giovanili della squadra brasiliana ha lasciato intravedere delle doti fuori dal comune, sia palla al piede, con dribbling fulminanti e assist illuminanti, che in area di rigore (dove si è rivelato un buon finalizzatore, capace di segnare sia di destro che di sinistro). E proprio queste qualità hanno convinto la Lazio ad investire su di lui, anche a costo di rischiare una guerra col Santos. Il contratto che legava Andrè Anderson al team sudamericano sarebbe scaduto a fine ottobre e Lotito sembrava intenzionato ad aspettare la naturale scadenza del vincolo per assicurarsi a costo zero uno dei prospetti più interessanti del calcio carioca. L’entourage di Anderson, però, ha trovato il modo di accelerare le operazioni, svincolandosi dal Santos e consentendo così a Tare di concludere l’operazione a titolo definitivo in tempo utile per permettere al talentuoso calciatore di disputare la preparazione in vista del campionato. Anderson a Roma è stato però solo di passaggio, visto che è stato immediatamente dirottato a Salerno, col beneplacito di Fabiani e Colantuono. Il tecnico romano avrà a disposizione un giocatore molto giovane (il 1 gennaio scorso ha compiuto 19 anni) ma di indubbio valore. Trequartista, seconda punta, falso nueve in un tridente, dalla cintola in su Andrè Anderson può ricoprire più ruoli e, grazie alle sue doti tecniche e alla fantasia, può rappresentare un’arma in più per mister Colantuono. L’artigliere sta lavorando sodo per convincere il trainer granata a non considerarlo semplicemente un “under”, bensì un elemento su cui puntare decisamente, perchè già “pronto”. E’ chiaro che nel suo ruolo la concorrenza non mancherà (Jallow parte avanti a tutti e dietro di lui ci sono l’esperto Rosina e un Orlando a caccia di riscatto). Ma Anderson, che crede nelle sue doti, non sembra intenzionato a farsi spaventare. Il gioiello verdeoro, insomma, reclama spazio sin da subito.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.