Il club granata ha fatto causa al fantasista calabrese: è stato l'unico a non accettare lo scorso anno la decurtazione dell'ingaggio

Cerci-Rosina, due spine per la Salernitana

Niente conciliazione nella prima udienza davanti al Collegio Arbitrale, nuova udienza il 14. Il mancino di Velletri vuole 2 milioni
Michele Masturzo

Si è svolta la prima udienza al Collegio Arbitrale (in videoconferenza) per quanto riguarda il contenzioso legale tra Alessio Cerci e la Salernitana. Fallito il tentativo di riconciliazione, il primo round della controversia tra le parti ha quindi avuto esito negativo. Una nuova udienza è stata fissata dagli arbitri per il prossimo 14 di dicembre (sempre in videoconferenza). In quell'occasione il collegio accoglierà le memorie istruttorie e deciderà se ammettere le prove e le testimonianze dei soggetti che potranno essere indicati da ambo le parti. Se così sarà, da quel momento in poi ci saranno sessanta giorni a disposizione per ascoltare le testimonianze degli interessati e per prendere una decisione. Viceversa, i sessanta giorni per poter emettere il lodo saranno conteggiati dalla data della prima udienza e scadrebbero già il 13 gennaio.

Lo scorso settembre il calciatore ha fatto causa al club granata, richiedendo il riconoscimento del contratto biennale firmato nell'estate 2019 e che quindi sarebbe dovuto scadere il 30 giugno 2021. Un legame che però la società granata ha dimezzato in circostanze poco chiare, contestate appunto da Cerci che chiede un risarcimento di circa 2 milioni di euro: l'entourage del giocatore invoca, oltre ai mancati guadagni, anche una perdita di credibilità commerciale, sociale e professionale. La Salernitana, da par suo, sostiene che l'ex Roma abbia rescisso il primo contratto, firmandone successivamente un secondo, scaduto alla fine della scorsa stagione e si professa tranquilla sul proprio operato.

«Siamo all'articolazione delle prove, all'anticamera. Dobbiamo indicare eventuali testi e circostanze», ha chiarito al Mattino l'avvocato Gianmichele Gentile, legale di fiducia di Claudio Lotito.

Oltre alla questione Cerci, la Salernitana ha da risolvere anche il contenzioso con Alessandro Rosina. In questo caso è stato il club granata ad agire nei confronti dell'ex calciatore. A fine giugno scorso si è messa la parola fine soltanto in linea teorica tra il cavalluccio e il classe '84, che ha vissuto l'ultimo anno e mezzo in granata da seperato in casa, per il mancato accordo sulla rescissione del contratto. La società si è rivolta al collegio arbitrale per ottenere la decurtazione di circa 40 mila euro delle spettanze del giocatore calabrese, che a giugno scorso è stato l'unico tesserato a rifiutare il taglio di 40 giorni di stipendio per la pausa in seguito all'emergenza coronavirus. Il Collegio Arbitrale ha tempo per pronunciarsi fino al 15 dicembre. A curare gli interessi della Salernitana c'è l'avvocato Malagnini, l'ex fantasista è assistito dalla legale Calomino.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.