I nomi restano top secret, ma nei prossimi giorni l'operazione entrerà nel vivo

Cessione Salernitana, i trustee provano a rassicurare Gravina

Ieri Isgrò e Bertoli hanno incontrato in via Allegri, a Roma, i legali della Figc per aggiornarli sulle offerte pervenute
Michele Masturzo

I nomi dei possibili acquirenti non sono venuti fuori ma al termine dell'incontro tra i trustee ed i legali della Figc pare filtri un cauto ottimismo. In attesa di un comunicato ufficiale, necessario per fare chiarezza, Isgrò e Bertoli hanno fatto il punto della situazione a via Allegri con i collaboratori di Gravina, ai quali avrebbero spiegato che sono due le offerte pervenute via pec ai rappresentanti del Trust Salernitana 2021. Nessuna di queste, però, si sarebbe nemmeno avvicinata ai 40 milioni richiesti, sulla base della perizia eseguita in estate. Questo non sarebbe un problema, visto l'atto notarile firmato da Lotito e Mezzaroma, col quale i trustee vengono autorizzati a cedere la società anche ad un prezzo inferiore, per evitare l'esclusione dal campionato di Serie A (che la stessa Federazione vuole evitare per non andare incontro ad una figuraccia colossale), in caso di mancata vendita entro il 31 dicembre. Le proposte ci sono, qualcosa bolle in pentola, ma ci sono dettagli da limare prima di poter dire che la vicenda si avvia ad una felice conclusione. Entro la prossima settimana, l'interlocutore che tra gli interessati sarà ritenuto più "solido", dovrà versare il 5% della cifra proposta, il resto a seguire. Non ci sarà nessuna asta. Tra lunedì e martedì prossimi, i trustee, che ora sono chiamati a pigiare sull'acceleratore, dovranno tornare ad incontrare la Figc, che attende rassicurazioni ulteriori circa l'indipendenza totale e comprovata rispetto ai proprietari uscenti, Lotito e Mezzaroma, senza "scorciatoie".

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