Dopo quattro anni termina l'avventura in granata dell'attaccante bosniaco

Djuric ai saluti: «Grazie Salerno»

La lettera social ai tifosi: «Visioni differenti»
Francesca De Simone

Arriva ai titoli di coda la storia tra la Salernitana e Milan Djuric: ad annunciarlo è lo stesso attaccante bosniaco, attraverso i social. Dopo 132 partite e 29 gol in granata, il gigante di Tusla dedica e posta una lunga lettera alla città ed ai tifosi per l'affetto dimostrato nei suoi confronti in quelli di tutta la sua famiglia in questi quattro anni. Attraverso il saluto social, inoltre, svela alcuni retroscena del mancato rinnovo. “La mia priorità – racconta- è stata sempre quella di continuare a Salerno come dimostrato in campo fino all'ultimo secondo, in cui ho indossato la maglia granata”. L'attaccante evidenzia come siano circolate “notizie false” in queste settimane, relativamente al fatto che lui stesse prendendo tempo per decidere. “Invece – rimarca -, molto semplicemente le cose si fanno in due e quando le visioni del presente e del futuro sono differenti è inevitabile trovare un'altra soluzione”. Poi arrivano i ringraziamenti, quelli alla precedente proprietà “che ha creduto in me – aggiunge – in un momento difficile della mia carriera ed ha permesso di esprimermi, di raggiungere insieme alla nuova proprietà traguardi inimmaginabili che rimarranno per sempre impressi nella storia e nessuno potrà oscurare o cancellare”. Non mancano i ringraziamenti a tutti gli allenatori, ai preparatori, ai compagni, a Sasà Avallone, ai magazzinieri, ai dottori ed ai fisioterapisti per le attenzioni per quanto fatto in questi quattro anni. “Spero – aggiunge- che oltre al calciatore in campo, che può piacere o meno, sia arrivato ai tifosi l'uomo, l'impegno, la professionalità, perché i calciatori vanno e vengono ma l'uomo resta. Infine, il saluto ai tifosi della Salernitana che in queste settimane lo hanno inondato di messaggi di affetto e tutti i sostenitori granata che in questi anni hanno dimostrato di essere incredibilmente legati alla squadra in qualsiasi situazione di classifica essa sia, seguendola in tutt'Italia indipendentemente dalla categoria. “Penso – conclude- che questo sia il vero valore aggiunto che ci ha permesso in questi 4 anni di alzare sempre di più l'asticella fino a raggiungere una promozione storica e successivamente la prima salvezza in serie A. È stato un onore indossare la maglia granata”.

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