Un'apertura e, allo stesso tempo, un avvertimento chiaro. Durante la conferenza stampa a Casa Azzurri ieri Gabriele Gravina ha parlato del caso Salernitana e non ha chiuso del tutto le porte all'ipotesi trust.
«Il trust non è un problema – testuali parole del presidente della Figc -, diventerebbe un precedente pericoloso se non mettesse quei paletti che un vero trust richiede. Se quei paletti, che considero molto chiari e severi, di massima garanzia, vengono rispettati, probabilmente la Salernitana potrà essere ammessa alla Serie A. Diversamente ho timore che qualcuno avrà un brutto risveglio».
Quel qualcuno, ovviamente, è Claudio Lotito il quale, assieme al cognato Mezzaroma, è chiamato a risolvere la questione multiproprietà, che al momento impedisce alla società granata di iscriversi al campionato di massima serie conquistato sul campo e finanche di partecipare alle assemblee di Lega.
Se è vero che cedere una società in poco tempo non è cosa semplice e che un bene valorizzato nell'arco di dieci anni non va svenduto, è vero pure che si sapeva dall'estate 2011 che in caso di promozione in Serie A Lotito e Mezzaroma avrebbero dovuto passare la mano e la proprietà aveva sempre rinviato la questione sostenendo che il problema sarebbe stato affrontato se e quando si sarebbe posto effetivamente. Ebbene, il tempo è giunto.
Tra voci fantasiose, ipotesi difficilmente realizzabili, fondi esteri, imprenditori determinati a rilevare il club nonostante il poco tempo a disposizione (le ultime piste conducono a Lombardi e Radrizzani) e altri che potrebbero essere chiamati in causa per dare vigore all'ipotesi del blind trust col benestare della Federazione, la tifoseria granata, che si prepara a festeggiare il 102esimo compleanno del team dell'ippocampo e che vorrebbe semplicemente godersi appieno il salto di categoria, chiede a gran voce chiarezza.
E il presidente della Figc, a dieci giorni dalla dead-line prorogata al 25 giugno, sembra sulla stessa lunghezza d'onda: «Io faccio appello a chi oggi ha la possibilità di decidere il tipo di campionato che potrà fare la Salernitana – ha precisato Gravina -. Evitiamo scorciatoie e furbate e restiamo nell'ambito delle regole. Non ho avuto alcuna interlocuzione diretta in questi giorni e questo genera in me preoccupazione. Ci sono regole chiare che non ammettono alcuna interpretazione fantasiosa».