Il numero uno del club granata ha guardato negli occhi i calciatori alla vigilia della partita più importante della stagione con l'Udinese

Iervolino: «Vogliamo fare un regalo ai nostri splendidi tifosi»

Il presidente ieri ha voluto incontrare squadra e staff con l'Ad Milan e il Ds Sabatini
Michele Masturzo

«Ci aspetta la partita dell'anno, si respira una sana tensione» ha detto ieri Danilo Iervolino che, assieme all'Amministratore Delegato Maurizio Milan ed al Direttore Sportivo Walter Sabatini ha voluto incontrare la squadra e lo staff a pochi giorni dalla partita con l'Udinese. Al Mary Rosy il presidente della Salernitana ha ribadito ai calciatori di essere assolutamente soddisfatto del rendimento avuto finora, nel corso della sua gestione, ma, chiaramente, il numero uno granata si aspetta un'ultima grande impresa da parte della truppa di mister Nicola per «regalare alla città una salvezza che sarebbe storica». Iervolino, che ha fatto sua l'espressione "zitt'" diventata autentico tormentone in queste settimane, come accaduto già lo scorso anno in occasione della promozione. La società ha voluto guardare negli occhi i calciatori alla vigilia di questo appuntamento decisivo: «I ragazzi sono già motivati – ha affermato Iervolino -. Ho cercato di trasmettere serenità, forza, convinzione. Sono già ragazzi pieni di energia, ho parlato alle corde dell'anima per creare il loro futuro qui, affinché possano vivere questa partita pensando e sognando di restare a Salerno anche nei prossimi anni. Soprattutto, di starci bene, immergendosi in un'esperienza che non si può vivere che in questa città. Li ho trovati concentrati e consapevoli dei propri mezzi. Il Mister ha le idee chiare ed il direttore è un leone, è super eccitato. Mi auguro di poter regalare alla città una salvezza storica». E poi, in ballo c'è pure un premio in denaro (pare 3 milioni la cifra concordata con Djuric e Di Tacchio) che non guasta mai. «Sappiamo che è una grande opportunità – ha concluso Iervolino – e dobbiamo farci trovare pronti e preparati. C'è bisogno di fare la partita perfetta. Di quel quid in più, insomma. Il destino è nelle nostre mani e questo ci tranquillizza perché, qualsiasi cosa dovesse capitare, non avremo rimpianti, né recriminazioni. Ci aspetta la partita più dura dell'anno, la affronteremo con grande energia».

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