Il Napoli è campione d’Italia, un morto e feriti nella notte

Alessandro Ferro

Saltato l’ultimo ostacolo, il Napoli conquista lo scudetto grazie al punto raccolto a Udine. Dopo aver mancato il match point domenica scorsa contro la Salernitana, che avrebbe regalato alla squadra di Spalletti il primato assoluto di laurearsi campione con sei giornate d’anticipo, il Napoli ha rischiato anche alla Dacia Arena di dover rimandare ancora l’appuntamento con lo storico traguardo. Perché dopo 13 minuti l’Udinese passa in vantaggio. Udogie serve Lovric che col destro a giro supera Meret. Quinto goal in serie A per il centrocampista bianconero.
Il Napoli accusa il colpo e poco dopo è ancora Lovric a provarci, questa volta Meret para.
Rispondono gli azzurri con un colpo di testa di Osimhen che finisce a lato di poco.
Nella ripresa il goal del pareggio e dello scudetto lo segna proprio lui, l’attaccante nigeriano capocannoniere della serie A. Su corner di Elmas ci prova prima Kvaratskhelia, sulla respinta di Silvestri si fionda Osimhen che spedisce in porta il pallone del tricolore. 22° goal in campionato per lui.
Da lì in avanti la squadra di Spalletti gestisce con la fiammata finale di Zielinski, il suo tiro viene parato da Silvestri.
Il Napoli pareggia e vince lo scudetto per la terza volta nella sua storia. Al triplice fischio si scatena la festa ma si verificano anche degli scontri quando alcune decine di tifosi dell’Udinese scendono in campo per contrastare l’invasione da parte dei sostenitori azzurri.
Nella notte a Napoli un 26enne è morto in seguito a un colpo di arma da fuoco ma il prefetto smentisce che l’episodio sia legato alle manifestazioni per lo scudetto. Tanti i feriti durante i festeggiamenti.

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