I granata si aggiudicano per 2-1 lo scontro diretto col Sudtirol di Castori

La Salernitana di Marino riapre i giochi per la salvezza

Con Verde e Soriano più vicini a Cerri, Corazza e Ghiglione molto alti, il team dell'ippocampo risulta più propositivo
Michele Masturzo

L’avventura di Pasquale Marino sulla panchina della Salernitana inizia con una vittoria importantissima, per la classifica e per il morale. I granata si aggiudicano lo scontro diretto col Sudtirol. Le poche novità tattiche introdotte dal tecnico siciliano (Soriano e Verde più vicini a Cerri, Corazza e Ghiglione molto alti) consentono al team dell’ippocampo di risultare più propositivo.  In avvio Merkaj salta Lochoshvili, in aiuto del georgiano arriva Amatucci che subisce fallo dall’attaccante biancorosso.  Corazza si accentra e premia l’inserimento di Soriano, pallone in area per Cerri, sponda imprecisa per Verde che riesce comunque a girarsi velocemente, il suo sinistro termina a lato. Soriano cerca ancora Cerri in verticale, il centravanti smarca al tiro Amatucci che costringe Adamonis ad un difficile intervento. Amatucci scodella al centro, torre di Cerri e tentativo di prima intenzione di Corazza, bloccato a terra dal portiere ospite. La replica del Suditorol: cross di Davi, sponda di Molina e Ferrari quasi sulla linea alza oltre la traversa impedendo a Merkaj di intervenire. Sul rilancio di Ruggeri va a vuoto Pietrangeli, la sfera arriva a Ghiglione che mette in movimento Verde, il mancino si fa ipnotizzare da Adamonis, che devia in corner, l’ex Spezia era comunque partito in posizione irregolare. Soriano cerca e trova Cerri e si fionda in area, combinazione con Verde, irrompe Soriano, la sua conclusione viene murata da Davi. La Salernitana reclama un calcio di rigore per questa trattenuta ai danni di Ferrari, l’arbitro lascia giocare. Si va al riposo sullo 0-0.  Nella ripresa, punizione di Verde, torre di Ferrari e grande intervento di Adamonis su Cerri, che non riesce a segnare da due passi. La Salernitana passa in vantaggio sugli sviluppi di un fallo laterale: Corazza miracolosamente tiene in campo il pallone, uno-due con Amatucci, l’ex Bologna entra in area, dà un’occhiata in mezzo e regala a Ghiglione l’assist per l’1-0, l’ex Cremonese segna il suo secondo gol in maglia granata. L’azione testimonia la presenza nella metà campo avversaria di molti uomini della Salernitana, principale segnale di discontinuità rispetto al passato. La Salernitana raddoppia su calcio d’angolo: Corazza pesca sul secondo palo Ferrari che va più in alto del suo marcatore e di testa batte Adamonis. Anche per lui è il secondo centro con il team dell’ippocampo. Sotto di due reti, il Sudtirol non molla e, anzi, riapre le sorti del match: Christensen devia sul palo la punizione di Praszelik, il più lesto di tutti a fiondarsi sul pallone è Pietrangeli che in spaccata accorcia le distanze, anticipando anche il suo stesso compagno Merkaj. Dopo un attimo di sbandamento la Salernitana riorganizza le idee e si rende pericolosa ancora sugli sviluppi di un calcio piazzato, traversone di Corazza, Ferrari sceglie bene il tempo, ma il suo colpo di testa scheggia la traversa. I granata resistono al forcing finale degli ospiti e vincono 2-1 lo scontro diretto e riaprono i giochi per la salvezza.

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