Squadra incompleta con tanti ruoli da coprire e giocatori soltanto di passaggio

La Salernitana non è nemmeno un cantiere aperto: c’è tanto da fare

Castori si adatta e aspetta
Antonio Esposito

Ad oggi la Salernitana non è neppure un cantiere aperto. E' una bozza, una idea di squadra pensata su carta ma non ancora concretizzata. E' sbagliato parlare di cantiere aperto perché di concreto c'è solo il cartello manca finanche il cantiere. Il tutto a pochi giorni dalla fine del ritiro a Sarnano. Castori ha lavorato con gli uomini contati e con calciatori che tra qualche giorno, o al più tra qualche settimana, saranno altrove. I granata avrebbero potuto svolgere la preparazione al Mary Rosy invece di andare nelle Marche e allungare la nota spese.

A cosa è servito partire per il ritiro senza la spina dorsale ovvero portiere, difensore, centrocampista e attaccante? Ancora una volta l'eccellente organizzazione di Angelo Mariano Fabiani ci regala perle di gestione sportiva che definire discutibile è poco. E non ci riferiamo agli infortuni o ai giocatori convocati con le rispettive nazionali o quelle trattative in evoluzione con i soliti procuratori e i soliti club. Ci riferiamo ad episodi concreti accaduti sul terreno di gioco.

Per meglio rappresentare l' inadeguatezza gestionale è sufficiente raccontare cosa è accaduto con la Fermana nella prima uscita ufficiale quella per cui qualcuno ha avuto anche il coraggio di chiedere 15 euro per assistere alla gara. Castori, nel corso del match, ha dovuto sostituire Orlando, che non è seconda punta, con Cicerelli, a propria volta già adattato da mezzala sinistra. Per effetto domino, a centrocampo è stato impiegato Galeotafiore, un difensore che sarà anche bravino ma ci si può presentare così alla prima uscita ufficiale ed a pagamento con buchi e rattoppi?

E che dire di quando Castori è stato costretto a mandare in campo Pestrin, suo collaboratore tecnico, come difensore, per una esercitazione? Ma per quanto tempo deve proseguire questa farsa? Ma non vi siete ancora stancati di umiliare la tifoseria granata? Che cosa aspetta Fabiani? Le strade sono due: o fa il direttore che ci porta in serie A battendo i pugni sul tavolo di Lotito, se ci riesce, se lo ritiene opportuno e se lo crede oppure l'altra strada porta alle dimissioni.

E su, un sussulto d'orgoglio. Dopo 5 anni fallimentari dia un segnale anziché recitare e male il ruolo del gestore, della seconda proprietà di Lotito dopo la Lazio. Gian Piero Ventura riuscì a partire per il ritiro di San Gregorio con una squadra quasi completa. Castori, invece si adatta e aspetta. Chi invece non ha più voglia di aspettare sono i tifosi della Salernitana stanchi e delusi da continue mortificazioni da parte di questa proprietà

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