La Salernitana prova a concedere il bis all’Arechi

Michele Masturzo

La Salernitana va a caccia della seconda vittoria di fila all’Arechi per compiere un passo decisivo verso l’obiettivo salvezza. Dopo aver battuto il Monza per 3-0 nella scorsa apparizione casalinga, i granata puntano ancora sul fattore campo per centrare il bis contro il Bologna e dare continuità alla striscia positiva che si è aperta con il successo ai danni dei brianzoli ed è proseguita con i pareggi esterni con Sampdoria e Milan. In stagione la striscia positiva è arrivata a quota cinque (tra la 2^ e la 6^ di campionato), mentre già in una circostanza il team dell’ippocampo, all’epoca guidato da Nicola, contro Verona e Spezia è riuscito a centrare due vittoria di fila nel Principe degli Stadi. Ora, dopo il cambio di condottiero, la truppa granata vuole riprovarci per dimostrare che la cura Sousa è servita davvero e per dare uno scossone decisivo alla zona salvezza. Per riuscirci la Salernitana, così come chiede in ogni allenamento ai suoi ragazzi, dovrà mostrare coraggio ed organizzazione. I calciatori, continuamente pungolati dal trainer portoghese, proveranno a metterlo in difficoltà per quanto riguarda le scelte di formazione. In difesa, con Pirola in dubbio dopo il problemino muscolare accusato a Milano e Fazio alle prese con una leggera distorsione alla caviglia, Bronn (diventato papà per la seconda volta) e Lovato (già impiegato nel finale del match al Meazza) si candidano per completare il terzetto con Daniliuc e Gyomber, a guardia della porta di Ochoa. Sulle corsie laterali dovrebbe toccare ancora a Mazzocchi e Bradaric. Dalla cintola in su mister Sousa potrebbe confermare in blocco interpreti ed assetto proposti a Milano oppure potrebbe rilanciare Piatek come centravanti per arretrare di qualche metro il raggio d’azione di Dia ma, in questa seconda ipotesi, non è da escludere che tornino in gioco Maggiore o Nicolussi Caviglia per un posto in mediana. Non ci sarà invece Crnigoj, che è andato incontro a noie ad un polpaccio e che dovrà mordere il freno per un po’.

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