La Salernitana sprofonda in B: manca solo l’aritmetica

Francesca De Simone

Il conto alla rovescia verso la retrocessione continua, inesorabile. L’aritmetica ancora non condanna la Salernitana che prosegue la sua agonizzante marcia verso la B. In campo si vede poco o nulla, nemmeno quel sussulto di orgoglio che aveva chiesto Colantuono. Il copione si discosta un po’ dalle partite precedenti, perché, stavolta, i gol arrivano nel finale. La sostanza rimane, però, la stessa. La Salernitana perde ancora, regalando alla Fiorentina il primo successo esterno del 2024. Per i granata, invece, l’appuntamento con la prima vittoria dell’anno è rimandato ancora e chissà se arriverà mai prima della fine del campionato. Al gong finale rimangono ancora cinque giornate. Per la Salernitana il verdetto definitivo ed inappellabile potrebbe addirittura arrivare prima di scendere in campo venerdì sera a Frosinone. Tutto dipende dall’Udinese. Se i friulani, reduci dal cambio tecnico (esonerato Cioffi, arriva Cannavaro), riuscissero a trovare il successo negli ultimi diciotto minuti da giocare con la Roma, la Salernitana sarebbe aritmeticamente in B. Il discorso lascia chiaramente il tempo che trova. Alla fine, non cambia nulla per la squadra granata, il cui destino è già segnato da mesi. La Salernitana in cadetteria ci è finita ormai da tempo. Adesso c’è solo da certificare la retrocessione ma, soprattutto, c’è da programmare. I tifosi sono delusi e rassegnati. Si aspetta sempre un cenno da parte della società, chiamata a resettare tutto e ripartire in tempi brevi. La Salernitana ha, fin da ora, due mesi per pianificare la prossima stagione. La speranza è che questo “triste” vantaggio non venga sprecato.

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