Senza Insigne ed Osimhen, il Napoli supera l'esame derby e resta al comando della classifica a braccetto col Milan. Se Mertens e Lozano, schierati titolari, non hanno brillato, i cambi operati da mister Luciano Spalletti hanno sortito gli effetti sperati, visto che i subentrati Elmas e Petagna hanno messo lo zampino nell'azione che ha propiziato il gol decisivo di Zielinski. Quella dell'Arechi non è stata di certo la miglior partita stagionale del team partenopeo che, però, ha dimostrato di saper anche soffrire, di saper fare quadrato nei momenti di difficoltà per centrare l'obiettivo. E che anche il contributo delle seconde linee, apparse mature e mentalizzate, si potrà rivelare determinante per evitare i cali di tensione rivelatisi fatali negli scorsi anni.
«Lo avevo detto che ci aspettava una guerra perché noi avevamo bisogno dei tre punti ma anche loro ne avevano bisogno. Abbiamo sopperito bene a delle assenze importanti. Ho visto la Salernitana perdere certe partite in casa che non meritava, creando tante occasioni. Ci è mancata qualità e gioco nello stretto. Non c'è stata la maturità di non rimetterli in partita, ma ho anche visto dei duelli col pallone a due metri e mezzo di altezza che invece siamo riusciti a vincere. Non credo nella fortuna, questi tre punti ce li siamo guadagnati».