Sabatini a Radio Serie A: «Iervolino merita rispetto»

Michele Masturzo

Walter Sabatini ci mette la faccia. Reduce da un intervento chirurgico, il direttore generale della Salernitana è intervenuto a Radio TV Serie A con RDS ed ha rinnovato la sua fiducia a mister Liverani: «La sua panchina non è in bilico, è ben salda», ha detto il diggì granata, che gli augura di avere maggiore fortuna, magari già a partire da Udine. Dopo essersi assunto la responsabilità dei tempi dilatati per completare le operazioni, in entrata ed in uscita, nel corso del mercato di riparazione, il dirigente della Salernitana invita l’ambiente a ritrovare unità ed a sostenere il presidente Iervolino, al fianco del quale sarebbe pronto a rimanere anche in caso di retrocessione in B, per i tanti sforzi affrontati da quando ha rilevato il club: «È quasi impopolare parlare di Iervolino a Salerno, ma è forse l’ultimo degli imprenditori italiani a mettere soldi. Iervolino lo fa con cognizione di causa, intelligenza e dedizione. Mi spiace che venga insultato perché è un uomo molto intelligente che ha tolto soldi alla sua famiglia per investire in questo progetto. Merita il rispetto che i tifosi gli devono, non ha bisogno di un parafulmine, lui si difende da solo».
Combattivo e determinato, il diggì granata ha confermato che da domani la Salernitana andrà in ritiro. Staff e calciatori stanno insieme, in città, con un giorno d’anticipo rispetto alla tabella di marcia abituale (“non come scelta punitiva, ma per tenere tutti uniti intorno al progetto”) in vista di una trasferta, quella di Udine, che potrebbe rivelarsi determinante, se affrontata nel giusto modo: «La Salernitana ha scontato, da un punto di vista psicologico, questa visione della partita “da ultima spiaggia”, ma nel calcio non è mai così: sono partite importantissime ma anche un`opportunità di restituirci ad un calcio plausibile, voluto da tutti, un calcio da salvezza. Le percentuali sono stazionarie. Era il 5% e per me il 5% è rimasto nonostante abbiamo perso, nel mentre, due partite. So perfettamente che non è un pensiero allineato a quello della gente in generale che è molto delusa e hanno tutta la mia comprensione, devono però crederci sempre. Oggi il calcio è così. Rischiano tutti, la salvezza la si acquisisce solo l’ultima giornata con il calendario chiuso. Ci sono squadre che non vincono per cinque partite consecutive, squadre che ne vincono tre di fila. Tutto può ancora cambiare».

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