Diversi gli episodi arbitrali discutibili nel corso dell'incontro dell'Olimpico. Scintille tra la panchina di Mourinho e quella di Nicola

Salernitana, a Roma una sconfitta che fa male

I granata passano in vantaggio con Radovanovic e, dopo aver sprecato il match point con Kastanos, subiscono la rimonta dei giallorossi
Michele Masturzo

Perdere fa sempre male, così però di più. La Salernitana imbriglia la Roma in casa sua fino all'80esimo, trova il vantaggio nel primo tempo con un bolide di Radovanovic su calcio di punizione; spreca la palla dello 0-2 con un rigore in movimento sbagliato da Kastanos; poi, nel giro di tre minuti, concede il gol del pareggio a Carles Perez, lasciato libero di mirare e sparare, quindi subisce la definitiva rimonta dei giallorossi, abili a sfruttare un calcio piazzato con il piattone di Smalling da due passi. Nel finale, addirittura, il team di Mourinho potrebbe dilagare con Zaniolo, ma la punizione per i granata sarebbe stata davvero troppo severa.

Nel mezzo ci sono diversi episodi arbitrali a dir poco dubbi, che hanno fatto infuriare Nicola e i suoi e che faranno discutere a lungo: dalla mancata concessione di un penalty ai danni di Djuric, al rigore assegnato dal signor Volpi (poi corretto dalla sala Var), passando per una distribuzione dei cartellini a senso unico, per finire alla mancata assegnazione di alcuni falli evidenti ai danni di calciatori delle Salernitana e all'inversione del calcio di punizione (il fallo Ederson lo subisce e non lo commette) da cui scaturisce la rete di Smalling.

Bene ha fatto Sabatini ad alzare la voce a fine gara, denunciando pubblicamente l'atteggiamento della panchina della Roma, che ha messo pressione sul direttore di gara e i suoi collaboratori dall'inizio alla fine del match, vergognose le parole pronunciate dal vice di Mourinho ("Tanto andate in Serie B") e a poco servono le scuse dello Special One (giunte solo dopo che la sua squadra aveva rimesso in piedi la partita), il quale ha poi reso omaggio ai sostenitori granata giunti in massa all'Olimpico, per sostenere una squadra ultima in classifica. Ma non morta.

Alla 32esima giornata Nicola ha finalmente trovato l'assetto giusto in mediana, con Bohinen che si è disimpegnato con personalità in cabina di regia e Lassana Coulibaly ed Ederson monumentali ai suoi lati. Al team dell'ippocampo è mancato solo qualcosa in termini di peso specifico in avanti, e non si comprende perché il trainer granata continui a non puntare su Mikael. Quello che ci auguriamo, però, è che il tecnico piemontese, al netto di infortuni e squalifiche, abbia compreso che è inutile continuare a puntare su calciatori che hanno deluso e che continuano a sembrare "scarichi" ogni volta che vengono chiamati in causa. Nelle prossime gare, la Salernitana inevitabilmente dovrà osare coraggiosamente e in campo potranno andare solo i calciatori che stanno dimostrando di crederci ancora.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.