Club granata si rivolge al Collegio di Garanzia

Salernitana all’attacco: chiamato in causa il CONI

Società ribadisce sconcerto per la decisione sui playout
Francesca De Simone

Il rischio di arrivare al braccio di ferro sul rinvio a sorpresa dei playout era inevitabile: la Salernitana risponde alla “forzatura” della Lega attraverso i suoi legali e, dopo la pec inviata nella serata di domenica, si rivolge al Collegio di Garanzia del CONI. Il club granata, attraverso anche la nota pubblicata sul proprio sito web, ribadisce sconcerto per il provvedimento arrivato alla vigilia dello svolgimento della stessa gara e “adottato senza alcuna consultazione ufficiale delle società coinvolte ed il coinvolgimento dell’assemblea di Lega”. “Il tutto – aggiunge la Salernitana – in assenza di evidenze certe di fatti idonei ad incidere sulla classifica”. Pertanto, il club ha comunicato di aver adito il Collegio di Garanzia del CONI entro il ristretto termine dei due giorni previsto nella misura in cui tale provvedimento possa riflettersi sulle iscrizioni ed ammissioni alla prossima stagione sportiva. La società ha annunciato l’intenzione di adire poi il Tribunale Federale Nazionale, affinché serenamente possa esserci una valutazione degli organi terzi della Giustizia Sportiva, a tutela degli interessi economici e morali dell’U.S. Salernitana 1919 e della sua tifoseria. Il club granata si tutela ed è costretto a passare così all’attacco. La battaglia, però, è tutt’altro che conclusa e si svilupperà su più fronti, in attesa degli appuntamenti dei prossimi giorni, da quello davanti al Tfn per il caso Brescia, all’assemblea di Lega, al Consiglio federale di lunedì.

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