Salernitana, brutto ko nello scontro diretto con l’Empoli

Michele Masturzo

La Salernitana perde lo scontro diretto con l’Empoli e resta ancorata al fondo della classifica. All’Arechi chi si aspetta una squadra propositiva, arrembante, in grado di rinchiudere gli ospiti nella loro metà campo resta deluso già dopo pochi minuti. Granata e biancoazzurri, schierati a specchio col 3-4-2-1, hanno un atteggiamento diametralmente opposto.
Lenta, povera di idee, incapace di creare gioco, sfortunata, la squadra di Inzaghi soffre l’aggressività dei viaggianti e si ritrova sotto a causa di una maldestra deviazione di Zanoli sul traversone teso di Cambiaghi. L’autogol dell’ex terzino del Napoli cambia la trama della gara. Il team granata accusa il colpo e rischia di capitolare sulla zuccata di Cerri, che termina sull’esterno della rete. Boateng deve inventarsi anche rifinitore per servire finalmente a Dia un pallone che il senegalese può girare verso la porta avversaria, senza che il portiere ospite debba nemmeno intervenire. Caprile ci mette del suo, invece, compiendo un vero miracolo sul destro al volo di Kastanos destinato all’angolino e consentendo così ai toscani di andare al riposo avanti di un gol.
L’infortunio di Pierozzi, il giallo rimediato da Zanoli e lo svantaggio obbligano Inzaghi a rivedere i suoi piani. I granata passano al 4-4-2 con Weissman al fianco di Dia, Kastanos (poi sostituito da Tchaouna) e Candreva esterni. Proprio su un cross pennellato alla perfezione da Mast’Antonio l’israeliano segna di testa il suo primo gol in maglia granata e pareggia i conti. La riscossa della Salernitana termina qui. Nel finale i cambi regalano nuova verve all’Empoli che approfitta di una ripartenza per segnare con Niang, sugli sviluppi di un calcio di rigore concesso per fallo di Pellegrino su Fazzini. Nel finale errore in fase di impostazione dello stesso milanista, Cancellieri mette a sedere Pirola e chiude definitivamente la pratica.
Con Nicola i toscani conquistano 11 punti in 5 partite ed escono per il momento dalla zona retrocessione. Inzaghi resta fermo a quota 10 in 16 incontri e non riesce a cambiare volto alla stagione negativa dei campani.

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