Con l’infortunio di Tello, si assottigliano le possibilità di scelta in mediana per mister Colantuono. In realtà, con il ritorno a disposizione di Reine-Adelaide e la crescita di condizione di Soriano, oltre all’imprescindibile Amatucci al centro, per quanto riguarda l’undici iniziale il tecnico romano non ha problemi particolari. Quello che deve migliorare, e nel calcio al tempo delle 5 sostituzioni non è affatto un aspetto marginale, è l’apporto dei calciatori che vengono chiamati in causa a gara in corso.
Gli infortuni a catena, il cambio in panchina e l’esplosione di Reine-Adelaide, hanno fatto scivolare indietro nelle gerarchie Giulio Maggiore. Tornato a disposizione dopo il terzo contrattempo di natura fisica accusato dall’inizio dell’anno, contro la Carrarese lo spezzino è finito addirittura in Tribuna. Ancora alla ricerca della forma migliore e di una continuità che in granata non ha mai avuto, Maggiore a Modena potrà essere utilizzato a gara in corso da Colantuono, che deve centellinare l’impiego di Reine-Adelaide.
In questi giorni, inoltre, il tecnico romano sta verificando coi suoi occhi le qualità di Hrustic che aveva fin qui visto relativamente poco, visto che l’australiano era rientrato solo nell’immediata vigilia della sfida in casa del Sassuolo. Utilizzato nei minuti finali della partita vinta contro la Carrarese, il mancino giunto dal Verona sembra destinato nuovamente alla panchina ma, di certo, a gara in corso potrà provare ad entrare in campo con piglio più deciso rispetto a quanto non sia riuscito a fare nello scorso match.
Il discorso può valere anche per i vari Braaf e Kallon, che col cambio di modulo, rischiano di risultare depotenziati per quelle che sono le loro caratteristiche. Per loro, come per Dalmonte, se la situazione da qui alla fine di dicembre non cambiasse, non è da escludere nemmeno una cessione in sede di mercato di riparazione, con la Salernitana che potrebbe andare a reperire elementi più funzionali al gioco di Colantuono.
Il trainer granata sta cercando di far sentire coinvolti e partecipi anche Ruggeri e Velthuis ma è chiaro che sia il laziale che l’olandese sono indietro nelle gerarchie. O cambiano registro o anche per loro potrebbe essere difficile immaginare una permanenza in granata, visto che proprio in difesa potrebbero arrivare altri interpreti.