Continua la protesta avviata dal club Generazione Donato Vestuti

Salernitana, i tifosi sono stanchi. Direttivo Ultras contro la multiproprietà

Club granata in netto ritardo per la prossima stagione
Alessandro Ferro

Sono talmente tanti, evidenti e gravi gli errori che diventano ormai imbarazzanti per chi ne è responsabile. Come pensano di spiegare Lotito, Mezzaroma e Fabiani i colpevoli ritardi di questa fase a cavallo dell'ennesima stagione senza senso e di una che sta per partire senza né capo né coda? La risposta è semplice, purtroppo tremendamente semplice: in nessun modo.

Né a parole, con un perenne silenzio della società che non rispetta le giuste e comprensibili richieste della tifoseria. Né con i fatti, visto il perdurante stallo di mercato con palesi e, a questo punto, non più sopportabili ritardi. E non sarà certo l'ingaggio di un paio di elementi a cambiare la sostanza.

Ma forse su quest'ultimo punto dobbiamo rettificare perché in effetti quanto sta accadendo adesso grossomodo conferma l'andazzo degli anni precedenti. Tolta la stagione scorsa, quando Ventura almeno riuscì ad ottenere un organico numericamente accettabile per il ritiro, negli anni la Salernitana ha avuto lo stesso modus operandi. Giocatori presi ad inizio mercato senza convinzione e poi girati ad altre squadre durante o dopo il ritiro, quindi acquisti inutili. Oppure calciatori ingaggiati a fine mercato che, senza preparazione, hanno avuto bisogno di mesi per entrare in condizione, quindi tempo sprecato. Se ci pensiamo bene ora la Salernitana è in linea con il passato.

Tante lacune nella squadra di Castori

A poco più di due settimane dall'inizio del campionato l'organico è ancora in alto mare. Diversi elementi presenti in rosa sono dati in partenza, come il portiere Micai. Forse si pensa di prendere i giocatori negli ultimissimi giorni di mercato. Tutto secondo regola, come gli altri anni ma questa volta la società è riuscita a fare ancora peggio.

Perché c'è un nuovo allenatore che non è stato neanche presentato. Perché le carenze dell'organico sono ancora più gravi e pesanti. Perché quest'anno il ritiro è stato davvero totalmente inutile. E soprattutto perché non si può costruire qualcosa di solido sulle macerie. Non si può pensare di iniziare la nuova stagione come se nulla fosse, senza aver affrontato la vecchia e il fallimento della mancata qualificazione ai playoff.

Direttivo Ultras contro la multiproprietà

Salerno non merita di essere trattata come cartastraccia, senza alcun rispetto per tutti i tifosi che hanno sempre dimostrato attaccamento ed amore per la maglia granata. E continuano a farlo ancora di più adesso portando avanti una protesta civile ma rigorosa, pubblica e rispettosa dei ruoli. Il Direttivo Ultras, dopo aver raccolto il pensiero dei tifosi al raduno del 9 agosto al Vestuti, appoggia l'iniziativa del club Generazione Donato Vestuti contro la multiproprietà ed invita i salernitani che hanno a cuore la casacca granata a sposare questa causa. I tifosi vorrebbero solo seguire la propria squadra ed invece questa società li costringe ad allontanarsi e ad intraprendere azioni forti per farsi rispettare.

Povera ultracentenaria Salernitana, la Bersagliera di tante battaglie. Fino agli anni '80 è vero spesso in serie C ma comunque sempre capace di rendere orgogliosi i propri tifosi, anche quando i conti non tornavano. Invece adesso i bilanci sono a posto ma l'umore della piazza è sotto i tacchetti, calpestato da chi gestisce la Salernitana a tempo perso, senza alcun progetto. Ma arriverà il momento in cui Lotito, Mezzaroma e Fabiani dovranno dare risposte alla tifoseria. Una sola cortesia: con i fatti, non le chiacchiere.

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