La società granata ha dato il benservito a Valentini e Marino. Faggiano possibile nuovo ds

Salernitana, le prossime mosse del club

Entro giovedì va formalizzata l'iscrizione in Serie C, presentando la necessaria fideiussione. La battaglia legale proseguirà
Michele Masturzo

Sarà rivoluzione. In attesa di capire cosa succederà nelle aule dei tribunali sportivi (Corte d’appello Figc ed eventualmente Collegio di Garanzia del Coni) e non (Tar ed eventualmente Consiglio di Stato), la Salernitana volta pagina. Danilo Iervolino ha già dato il benservito a Valentini e Marino ed è a caccia del nuovo diesse (circola il nome di Daniele Faggiano) e dell’allenatore a cui affidare il compito di prendere il timone, sia nelle acque agitate della C che in quelle comunque complicate della B. Maurizio Milan ha parlato in sala stampa al termine del disastroso match di ritorno dei playout ed ha preannunciato uno snellimento della società, che prosegue nell’ottica della sostenibilità ma che dovrà andare di pari passo col progetto di rilancio preannunciato dallo stesso amministratore delegato. Entro giovedì 26 giugno la Salernitana dovrà presentare la domanda d’iscrizione in Serie C, corredata dalla fideiussione che per il club granata, capace di dimostrare una buona solidità finanziaria, sarà di 350 mila euro (è stata portata a 700 mila euro per le società che hanno parametri economici rivedibili, per evitare che nel corso della stagione il girone possa rimanere “zoppo”) e poi dovrà iniziare a fare i conti con salary cap e Riforma Zola, che metteranno dei paletti più rigidi da rispettare per far sì che il sistema possa essere virtuoso sia in termini economici che sportivi. Queste le avversarie con cui la Salernitana dovrà fare i conti il prossimo anno la Salernitana: Altamura, Benevento, Casarano, Casertana, Catania, Cavese, Cerignola, Cosenza, Crotone, Foggia, Giugliano, Latina, Monopoli, Picerno, Potenza, Siracusa, Sorrento, Trapani e una tra Atalanta U23 o Inter U23 (con la prima favorita, i milanesi dovrebbero finire nel girone B). A meno che il club granata non riesca a far valere le sue ragioni nelle aule di tribunale.

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