Salernitana: lo scorso anno a gennaio la svolta dal mercato

Lo scorso anno gennaio segnò la svolta in positivo per la Salernitana. Dal mercato di riparazione arrivarono il portiere Gomis, l’esterno Bittante, il centrocampista Minala e l’esterno d’attacco Sprocati. Nel contempo vennero blindati Coda e Donnarumma e recuperati Zito e Schiavi dati per partenti. Un anno dopo, stesso scenario incerto ma operazioni di mercato ancora de delineare per capire quanto e se la società crede nel raggiungimento di un obiettivo più importante e prestigioso. Lo scorso anno gli innesti furono di qualità consentendo a Bollini di utilizzarli fin da subito per rimettere in sesto una barca che stava affonddando per le troppe falle. Adesso tocca a Colantuono guidare un gruppo sicuramente meglio assortito rispetto allo scorso anno ma probabilmente con meno qualità in alcuni reparti chiave come quello offensivo. L’arrivo di Palombi giovane di belle speranze, 7 gol in 28 gare lo scorso anno a Terni non risolve il mal di gol. Gli attaccanti della Salernitana Rossi e Bocalon sono fermi a quota 6, Rodriguez 4. Nella speciale classifica marcatori in vetta c’è Caputo 16 gol che con Donnarumma 11 formano la coppia gol più prolifica della B 37 reti in due. Poi Galano del Bari con 13 centri, Di Carmine e Pettinari a quota 12 rispettivamente Perugia e Pescara, Montalto della Ternana 11 centri, Nestorovsky del Palermo 10 gol. Subito dopo e vicini alla doppia cifra dopo un girone Caracciolo del Brescia e Ciofani del Frosinone a quota 9. Insomma in B la differenza la fanno sempre e comunque gli attaccanti. Ed è proprio l’attacco il problema di questa Salernitana. Palombi non basta. Bisogna svoltare con punta pronta fisicamente e da subito in grado di fare la differenza. Calaiò e’ un buon attaccante ma ha 36 anni e gli errori del passato, vedi caso Rosina avranno pur insegnato qualcosa. Importante l’attaccante ma ancor più importante è fare la scelta giusta evitando zavorre e pesi ulteriori che rischiano di condizionare il futuro del club