Salernitana, per la salvezza serve qualche colpo esterno

Michele Masturzo

Se la Salernitana vuole reinserirsi in zona salvezza deve migliorare il suo rendimento esterno. I numeri lo dicono chiaramente. Nessuno in trasferta ha fatto peggio del team granata in questa stagione. In casa le cose sono leggermente migliorate, grazie al successo conseguito ai danni della Lazio: al momento il team di Inzaghi ha il 17esimo rendimento casalingo con 6 punti all’attivo (meglio di Verona, Udinese ed Empoli), con 8 gol fatti e la bellezza di 14 subiti. Lontano dall’Arechi il team dell’ippocampo fin qui ha fatto una fatica incredibile: dopo il pareggio all’esordio all’Olimpico, sul campo della Roma, Candreva e soci hanno perso le successive 4 gare esterne, per poi strappare un punto in casa del Sassuolo nell’ultima partita disputata in trasferta. Il bilancio, insomma, è di appena 2 punti, con soli 4 gol all’attivo e ben 11 al passivo. Per trovare l’ultimo successo conseguito dalla Salernitana nella sua versione esterna, bisogna tornare un bel po’ indietro nel tempo: era il 27 gennaio scorso quando i granata espugnarono il campo del Lecce (1-2 con le reti per il team all’epoca guidato da Davide Nicola di Dia e Vilhena). Dalla gara in terra salentina in poi, non sono più arrivati altri successi in trasferta per la Salernitana, nemmeno con l’avvento in panchina di Paulo Sousa, che ottenne pareggi sui campi di Sampdoria, Milan, Spezia, Torino e Napoli nella lunga striscia di risultati utili di fila, prima del ko di Empoli e poi anche in casa della Roma, prima della sconfitta evitabile all’ultima giornata sul campo della Cremonese. Nel finale del girone d’andata, la Salernitana giocherà tre gare esterne, in casa di Fiorentina, Atalanta e Verona (vero e proprio scontro diretto) e dovrà andare a caccia di qualche blitz per alimentare le proprie chance di salvezza.

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