Salernitana, prova horror a Bergamo. Giusto cambiare

Michele Masturzo

Vergognatevi tutti. Non c’è altro da aggiungere. I cori di fine gara e lo striscione esposto ieri sera al Mary Rosy inquadrano alla perfezione un autentico scempio, quello andato in scena al Gewiss Stadium. La Salernitana perde 8-2 in casa dell’Atalanta confermando i limiti e le incongruenze evidenziate già nelle prime due gare del 2023 e nelle ultime prima della sosta per i Mondiali.
Numericamente, solo nel 48-49 con l’8-1 rimediato in casa della Spal, è arrivata una debacle più pesante, ma la sensazione di impotenza palesata dalla truppa di Nicola a Bergamo è stata addirittura imbarazzante.
Dopo essere stati presi a pallonate, i giocatori si sono presentati col capo chino sotto il Settore Ospiti, ma in sala stampa né Nicola né altri hanno chiesto scusa per l’umiliazione ricevuta, soprattutto a quei tifosi che hanno percorso più di 1000 chilometri tra andata e ritorno, sobbarcandosi ore di viaggio, disagi, una serata al freddo e sotto la pioggia.
Più in giù di così, c’è solo da scavare, ma il rischio è che andando in profondità possa emergere qualcosa di ancora più sgradevole. Basta. Il tempo delle pacificazioni e delle convivenze forzate è finito, è necessario invece cambiare marcia a tutti i livelli perché non ci si può di certo continuare ad appellare al margine di vantaggio residuo nei confronti delle zone a rischio o a debiti di riconoscenza ormai estinti.

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