Sassuolo, a Salerno gara da dentro o fuori

Michele Masturzo

Se la classifica della Salernitana “piange”, quella del Sassuolo non “ride” di certo. Entrambe le squadre viaggiano con un tutt’altro che lusinghiero -16 rispetto allo scorso anno che fa ben comprendere il motivo per cui si ritrovino ad occupare le ultime due posizioni in graduatoria generale.
I neroverdi, che sono passati da Dionisi a Bigica e quindi a Ballardini, hanno 24 punti all’attivo, hanno 10 lunghezze di vantaggio rispetto ai granata e un solo punto di ritardo rispetto alla coppia composta da Frosinone ed Empoli. La gara dell’Arechi è considerata dunque una tappa decisamente importante dalla società emiliana che, nonostante le difficoltà incontrate in questo campionato, vuole provare a mantenere la categoria.
“A Salerno con maggiore spirito e convinzione nei nostri mezzi”, ha detto mister Ballardini dopo il pareggio interno con l’Udinese. Senza capitan Berardi (per lui stagione finita a causa della rottura del tendine d’Achille) e Perdersen (alle prese con problemi muscolari), l’allenatore del Sassuolo ritrova Erlic dopo un turno di squalifica e spera di recuperare Mulattieri e Kumbulla rispetto alla scorsa gara.
Anche all’Arechi i neroverdi dovrebbero scendere in campo col 4-2-3-1: Consigli tra i pali; Toljan e Doig sulle corsie laterali, uno tra Erlic e Kumbulla dovrebbe essere preferito a Tressoldi per far coppia con Ferrari; diga centrale composta da Racic e Matheus Henrique; Defrel, Thorstvedt, Laurientè, Bajrami e Castillejo si giocano le tre maglie disponibili come sottopunte alle spalle di Pinamonti, capocannoniere dei suoi con 9 reti all’attivo.

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