La società ha ingaggiato il regista finlandese dopo i problemi evidenziati nelle ultime partite

Scafati Basket, preso il playmaker Edon Maxhuni

Domani, sul neutro di Veroli, i gialloblu cercheranno di spezzare la serie negativa contro Sassari
Michele Masturzo

Lo Scafati Basket va a caccia di una vittoria scacciacrisi. Scivolata all’ultimo posto in classifica, occupato in coabitazione con Napoli, Cremona e Pistoia, la squadra cara al presidente Longobardi cercherà di rilanciarsi battendo Sassari, che occupa una posizione relativamente tranquilla in graduatoria generale, forte di 14 punti all’attivo. I gialloblu saranno costretti a giocare nuovamente sul neutro di Veroli e, di conseguenza, senza l’apporto caloroso che avrebbero potuto fornire alla squadra i sostenitori campani, a causa della squalifica del PalaMangano.

Intanto, la società è corsa ai ripari e dopo le lacune evidenziate in particolare in cabina di regia nelle ultime uscite, ha deciso di puntellare il roster con l’ingaggio di Edon Maxhuni, play/guardia finlandese, reduce dall’esperienza a Strasburgo (nella Serie A francese). Classe 1998, Maxhuni è un cestista brevilineo (188 cm per 84 kg) che fa dell’ordine e della disciplina tattica solo alcuni dei suoi punti di forza.

Dopo essersi messo in evidenza in patria (a soli 15 anni ha esordito nella seconda lega finlandese), Maxhuni ha completato la sua formazione negli Stati Uniti, alla California State University, dove ha giocato per due stagioni.

All’attivo Maxhuni, pilastro della nazionale del suo Paese (con cui ha partecipato all’Europeo 2023 ed al Mondiale 2024), ha esperienze in Spagna, Estonia, Germania, Olanda e Francia, dove lo scorso anno ha giocato al Le Portel. Dopo aver iniziato la stagione allo Strasburgo, ora il finlandese è pronto per la sua prima avventura in Italia con Scafati.  

«Grazie alla società che ha fatto l’ennesimo sforzo per dare alla squadra tutti gli strumenti possibili per continuare il percorso di crescita ed i miglioramenti necessari per questa parte finale di stagione in cui il peso delle partite aumenta e bisogna trovare quanto prima non solo compattezza ma anche equilibri tecnici – ha detto coach Marco Ramondino -. Siamo convinti che un giocatore esperto, versatile e con ottime doti sia di giocare con la palla che senza come Maxhuni possa aiutare la squadra non solo a salire di livello ma anche ad esprimere un basket funzionale. Non vediamo l’ora che inizi a lavorare con la squadra per integrarlo il più presto possibile».

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