Il caso Palermo portò a riscrivere la classifica finale due volte

Serie B, playout e pasticci: il precedente del 2019

Dopo la decisione del Tfn (13 maggio) Salernitana e Venezia erano salve, dopo la sentenza della Corte d'Appello Federale (29 maggio) granata e arancioneroverdi si ritrovarono a disputare i playout
Francesca De Simone

Il precedente del campionato 2018/2019 è quello che più si avvicina all’attuale caso che si sta verificando in serie B, con tempistiche diverse che portarono alla disputa di un playout rivelatosi di fatto inutile tra Salernitana e Venezia, con ripescaggio dei lagunari in serie B ad inizio luglio. Procedendo con ordine, per ricostruire i fatti, è necessario ricordare come il caso in questione all’epoca era quello relativo al Palermo, accusato di illecito amministrativo. La sentenza del Tribunale Federale arrivò il 13 maggio decretando la retrocessione all’ultimo posto della classifica del campionato di serie B (chiuso dai siciliani in terza posizione). La Lega di B stabilì di conseguenza che a retrocedere in C erano quindi “Foggia, Padova, Carpi (come determinato dal campo), e Palermo (come deciso dalla giustizia sportiva)”. Salernitana e Venezia in questo modo erano salve senza playout. Il 29 maggio la Corte d’Appello Federale poi finì per ridurre la pena del Palermo: dalla retrocessione all’ultimo posto, alla penalizzazione di 20 punti. La sentenza portò a riscrivere di nuovo la classifica con Salernitana e Venezia costrette a disputare gli spareggi a giugno. Il Palermo, salvato in extremis, non fu iscritto al successivo campionato e il club arancioneroverde fu ripescato a luglio. Il precedente del 2019 però racconta di un processo sportivo già incardinato ed in corso alla fine di quel campionato di B. Nel caso attuale che vede protagonista il Brescia, i tempi sono ben diversi, dal momento che il Tribunale Federale dovrà pronunciarsi il 22 maggio. Anche nel 2016 la Salernitana disputò dei playout che poi si rivelarono praticamente inutili, con il Lanciano fallito successivamente. C’è poi il caos del 2003 che portò all’allargamento della B a 24 squadre, scaturito con il caso Catania, ma quella è tutta un’altra storia, andata avanti a colpi di sentenze dei Tar che portò a ridefinire i rapporti tra ordinamento sportivo e statale.

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