Diversi soggetti hanno manifestato interesse e non è escluso che possa essere concessa una proroga

Società, quattro le offerte giunte ai trustee

Oggi scade il termine per la presentazione delle proposte vincolanti
Michele Masturzo

La stagione della Salernitana, appena iniziata, è già in una fase cruciale. Mentre sul campo la squadra di Castori si prepara ad affrontare un ciclo di scontri diretti che chiariranno le reali possibilità dei granata di poter centrare l'obiettivo della permanenza in Serie A, entra nel vivo la questione relativa alla cessione del club. Siamo a quattro e non è escluso che il numero possa crescere in giornata (termine ultimo per la presentazione delle offerte irrevocabili, che potrebbe anche slittare di un paio di settimane). Ieri, mentre Castori urlava in campo chiedendo ai suoi di mettere veleno e di rendere automatici determinati movimenti, sulla pec dei trustee Isgrò e Bertoli sono arrivate altre due proposte. Dopo il fondo estero e la finanziaria italiana, è stata la volta di una cordata straniera e di un gruppo imprenditoriale pugliese. Come detto, il termine fissato per oggi potrebbe essere prorogato a metà ottobre, per permettere ai gestori del Trust Salernitana 2021 di poter analizzare con tranquillità i vari dossier ed accertare la solvibilità degli acquirenti, prima di aprire il fronte all'asta privata, ma anche ad altri gruppi già avanti nella manifestazione di interesse di approfondire vari aspetti. Chiaramente l'operazione, che si aggira intorno ai 40/45 milioni di euro, non è delle più semplici e sia i referenti di Widar Trust e Melior Trust sia i potenziali acquirenti ci vogliono andare coi piedi di piombo. Il tempo però non è un alleato: la situazione va risolta prima del 31 dicembre, pena l'esclusione della Salernitana dal campionato di Serie A, cosa che farebbe fare una figuraccia non solo alla vecchia proprietà ma anche a tutto il Palazzo del calcio e che comporterebbe un danno d'immagine irreparabile per la città oltre che per il club. La speranza è che il discorso possa davvero entrare nel vivo e chiudersi prima della deadline indicata dalla Figc, così da permettere alla nuova società di poter operare nel migliore dei modi anche in chiave mercato di riparazione, sperando che si sia la possibilità di porre rimedio al complicatissimo avvio di stagione.

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