Diversi gli interessati, la palla passa ai trustee. La Salernitana argomento di scontro tra Lotito e Gravina

Società, ultimo chilometro per la cessione del club

Entro domani offerta irrevocabile, versamento caparra e firma del preliminare dal notaio oppure sarà esclusione
Michele Masturzo

Il tempo scorre e, in attesa di comunicazioni ufficiali, proviamo a fare un po' di chiarezza sul caso Salernitana. C'è tempo fino a domani per formalizzare l'offerta irrevocabile d'acquisto ai trustee tramite pec, versare la caparra del 5% della cifra proposta e firmare da un notaio il contratto preliminare di vendita in virtù del quale, in automatico, scatterebbe una proroga di 45 giorni necessaria per portare a termine le operazioni.

Di Silvio e Toro Capital da una parte; Cerruti con i vari Agnello, Tomaselli, Rispoli da un'altra; Iervolino in solitaria; il notaio Orlando e amici pronti ad intervenire in caso di estrema e disperata necessità; e uno o più mister X (non solo italiani) sullo sfondo.

Il nemico principale sembra essere, come dicevamo, il tempo, visto che anche i trustee dovrebbero avere la possibilità di verificare i requisiti dei potenziali acquirenti prima di dire alla Figc che si è in presenza dell'offerta giusta. Nelle scorse ore, La Repubblica aveva finanche ipotizzato di un tentativo estremo da parte di Isgrò e Bertoli: mettere insieme i due soggetti ritenuti più affidabili in un'unica cordata, per far sì che abbiano mezzi e risorse per chiudere l'affare e garantire un futuro al club. Una missione davvero improbabile da condurre a termine in un tempo così ristretto, con la necessità di mettere assieme tante teste diverse.

Sulla sfondo c'è anche il rischio che l'affare non vada in porto, con tutto ciò che comporterebbe, figuraccia del Palazzo inclusa, tanto che Lotito in queste ore viene descritto come nervosissimo: se non andasse in porto la vendita, dal 1° gennaio la società tornerebbe in suo possesso e l'imprenditore romano potrebbe ritrovarsi con un club senza un campionato, senza ricavi, ma con milioni di costi da sostenere. Per questo il patron della Lazio sarebbe pronto ad azioni legali nei confronti di Federcalcio. E la Salernitana, una società sana, che ha rispettato tutte le scadenze (pagamento degli stipendi fino a novembre incluso) e che ha uno degli indici di liquidità più alti del campionato, con conti sostanzialmente in ordine, si troverebbe in mezzo alla guerra, in atto ormai da tempo, tra Lotito e Gravina.

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