Alla fine, la montagna ha partorito il classico topolino. Come ampiamente previsto, il Tribunale Federale Nazionale ha respinto il ricorso cautelare presentato dalla Salernitana. Il club di Danilo Iervolino, tramite i legali Fimmanò e Sica, chiedeva il blocco immediato dei playout o, in subordine, l’allargamento della Serie B a 21 squadre. Il collegio giudicante, presieduto da Carlo Sica e composto da Pierpaolo Grasso, Giammaria Camici, Andrea Fedeli, Andrea Giordano e Giancarlo Di Veglia (per l’AIA), al termine di un’udienza durata poco più di un’ora, ha bocciato punto per punto le richieste della società campana, ritenute prive di fumus boni iuris, ovvero senza fondamento giuridico. La palla passa al campo e domani, dunque, si giocherà la gara d’andata dei play out in casa della Sampdoria, anche se il 19 resta fissata l’udienza di merito sul ricorso presentato dalla Salernitana. Un ricorso che, discusso dopo la disputa del match del Ferraris, avrà minimo rilievo. La Salernitana si concentra sul campo ma non intende mollare la battaglia legale: all’orizzonte ci sono ancora i gradi successivi di giudizio sportivo (Corte d’Appello federale, Collegio di Garanzia del Coni) ed eventualmente il ricorso a quella amministrativa (Tar del Lazio e Consiglio di Stato). Per il momento, dopo più un mese, il pallone tornerà a rotolare, ma la sensazione sempre più diffusa è che il mondo del calcio stia andando più che altro a rotoli.
Come previsto, la richiesta del club granata di bloccare i playout (o di allargare la B a 21 squadre) è stata respinta
TFN, bocciato il ricorso della Salernitana
Domani il pallone tornerà a rotolare dopo più di un mese, ma il mondo calcio sta andando letteralmente a rotoli
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