Salerno ricorda Gianni Novella, l'amico di tutti

Un anno senza Gianni. Ma il tuo sorriso è rimasto qui

La sua eredità è nei cuori di chi l’ha amato
Antonio Esposito

È passato un anno. Eppure sembra ieri. Perché ci sono assenze che non svaniscono, che si fanno presenza quotidiana, dolce e malinconica. Come quella di Gianni Novella, amico, fratello, tifoso, voce. Stamattina, al cimitero di Salerno, chi lo ha amato è tornato da lui. Con un fiore, una preghiera, un silenzio carico di ricordi. C’erano gli amici del Centro Coordinamento Salernitana Clubs, con in testa Riccardo Santoro, perché Gianni era uno di loro. Anzi, era tutti loro messi insieme: generoso, appassionato, presente.  Il 17 giugno 2024 se ne andava, portato via da un male che gli lasciava sempre meno spazio. Ma non gli ha mai portato via il sorriso. Né la forza. Né quella voglia irriducibile di vivere. Solo pochi giorni prima di morire, ha voluto regalare al mondo il suo libro, “Arco…baleno”, scritto con il cuore e presentato con l’anima, in una serata in cui ha guardato negli occhi uno a uno gli amici di sempre. “È un inno alla vita”, disse. Ed era vero.  Tifosissimo della Salernitana, era stato volto noto delle trasmissioni sportive locali e istruttore di fitness, sempre vicino alla sua gente, alla sua città, alla sua squadra. Anche quando il corpo non ce la faceva più, Gianni c’era. E ci sarà ancora.  Questa sera, nella chiesa di Sant’Agostino, nel centro storico, una messa di suffragio celebrata da don Roberto Faccenda riunirà familiari, amici e tifosi. Non solo per ricordare. Ma per dire una volta ancora: Gianni, tu sei con noi. Anche adesso. Anche così.

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