Valiante (Anci) commenta la sentenza sulla frana di Sarno

Anna Sarno

Una sentenza storica che arriva nei giorni del lutto e delle polemiche per l’alluvione che ha colpito Ischia provocando otto morti e 4 dispersi. È quella depositata ieri, 29 novembre, dalla Corte di Cassazione in merito alla gigantesca frana che colpì nel maggio 1998 la città di Sarno provocando la morte di 137 persone. A oltre 24 anni da quei tragici fatti, i giudici della Suprema Corte hanno stabilito che il Comune di Sarno dovrà risarcire le vittime. Responsabilità diretta della PA, dunque, per il mancato ordine di evacuazione disposto dall’allora sindaco, Gerardo Basile, condannato nel 2013, dopo cinque processi con sentenza definitiva a cinque anni per disastro colposo. Il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante, coordinatore Anci della provincia di Salerno ha commentato: “La legge pone in capo agli enti locali e agli amministratori responsabilità a dir poco sproporzionate. Oggi più che mai occorre ridefinire il perimetro delle competenze e delle responsabilità”. “Esprimo solidarietà mia personale e di Anci Salerno – dichiara Valiante – all’amministrazione comunale di Sarno. Senza entrare nel merito della sentenza e dell’operato dei magistrati nei quali riponiamo la più ampia fiducia, non posso che ribadire un concetto ormai condiviso e portato avanti dall’Anci: è ora di rivedere le norme che mettono a rischio l’attività quotidiana dei primi cittadini e degli Enti locali, ridefinendo ruoli e responsabilità. Alla luce di questa ultima sentenza, emerge la necessità di un urgente intervento del legislatore e una riforma radicale che non tutela né le istituzioni, né i cittadini. Gli amministratori locali, spesso lasciati soli, senza mezzi e senza risorse, non chiedono impunità, ma solo di poter svolgere serenamente il proprio lavoro”.

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