Arresto Bianco: “Faccio una strage, sono il numero 1”

Simona Cataldo

“Vi ammazzo tutti”, “faccio una strage”, “sono il numero uno di Salerno”, “sono Roberto Bianco”. Frasi urlate in faccia a chi non sottostava alla sua volontà, a chi non eseguiva i suoi ordini, a chi provava a farlo ragionare. La potenzialità offensiva del 27enne Roberto Bianco, arrestato questa mattina da Polizia e Carabinieri, «è allarmante» a scriverlo è il gip Valentina Campanile. L’indagato, ritiene l’accusa, ha posto in essere azioni delittuose per futili motivi e per seminare il panico nel suo quartiere, il Rione Petrosino, in maniera spregiudicata: ha esploso colpi di pistola e portato armi in pubblico, aggredito ed accoltellato il 7 dicembre 2022 un pizzaiolo perché non riusciva ad installare internet nella sua auto; due sere dopo, il 9 dicembre, ha colpito con un martello alla testa un uomo solo perché non impossibilitato a contattare il titolare di un bar di via Roma, sfogando la sua rabbia sul primo malcapitato. Episodi ricostruiti dalla Squadra Mobile, coordinati dal pm Marco Colamonici. Tra i fatti contestai a Bianco anche i tre colpi sparati il settembre 2022 in via Rocco Cocchia, all’angolo con via Vacca, all’indirizzo di un giovane straniero, che qualche sera prima lo aveva rimproverato dopo il litigio con un cliente di una pizzeria di Torrione. E poi l’11 dicembre il danneggiamento, a colpi d’arma da fuoco, di un’auto parcheggiata in via Reppucci, nel quartiere Petrosino. «Bianco – scrive ancora il gip – mirava ad affermare la propria supremazia all’intero del rione nonché a costringere i titolari di alcune attività commerciali a sottostare alle proprie richieste, comprovatamente estorsive».

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