La lista della spesa è sempre più cara: Il prezzo del pane “schizza” a 4 euro al chilo e rischia di salire ancora

Aumenta ancora il prezzo del pane: nuove proteste in arrivo

Le attività del settore lanciano un nuovo grido di allarme: tempi duri, ovviamente, anche per i consumatori
Francesca De Simone

La lista della spesa per le attività del settore alimentare è sempre più cara e da oggi, con i nuovi rincari sul prezzo del pane, rischia di avere altre inevitabili conseguenze sui consumatori, che si ritroveranno di fronte ad ennesimi aumenti. I panificatori salernitani avevano lanciato l'allarme già due settimane fa, quando la protesta aveva fatto tappa a Palazzo di Governo e delle difficoltà dell'intero settore era stato messo a conoscenza anche il Prefetto Russo, al quale era stato consegnato il "carissimo" elenco, con gli aumenti delle materie prime dell'ultimo periodo. Il pane, nel frattempo, "schizza" a 4 euro al chilo, ma il suo prezzo rischia di aumentare ancora. In settimana sono previste nuove riunioni dell'associazione dei panificatori, in cui saranno valutate altre iniziative di protesta e presa anche in considerazione l'ipotesi di incrociare le braccia. Chiaramente non ci sono solo i panificatori in grande difficoltà, l'aumento delle materie prime interessa pure pasticcieri e pizzaioli, costretti a rifare i conti ed a ritoccare inevitabilmente le tariffe dei propri prodotti. Più in generale, l'effetto a catena dei rincari, ovviamente, dai costi alle stelle delle materie prime, alle stangate generate dal caro energia, si avverte sempre di più e travolge vari settori, non solo il comparto alimentare. La crisi riguarda tutte le attività produttive che lanciano ancora una volta l'allarme, ma mentre si studiano le soluzioni, botteghe e imprese sono costrette ad arrendersi e a chiudere i battenti.

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