Bimbo ucciso dai cani. I parenti: Non conoscevano il piccolo

Antonio Esposito

Il giorno dopo il tragico episodio di Eboli, in provincia di Salerno, dove due pitbull hanno ammazzato Francesco Pio D’Amaro, un bimbo di 13 mesi, strappandolo dalle braccia dello zio, si stenta ancora a credere a ciò che è successo. Il dramma si è consumato nella mattinata di ieri in pochi minuti: prima la furiosa aggressione dei cani al piccolo e i vani tentativi della madre Paola Santoro e degli zii di fermare le belve inferocite, poi la presa di coscienza. Per Francesco Pio non c’è stato nulla da fare, il suo cuore ha smesso di battere nel momento in cui uno dei due pitbull lo ha azzannato.
Sono trascorse ventiquattro ore e nessuno riesce a darsi pace in città. Mentre la procura di Salerno indaga per scoprire se ci sono responsabilità oggettive per la morte del bambino, emergono alcuni retroscena inquietanti che rendono ancora più amara l’intera vicenda. Sembrerebbe, dai primi riscontri, che a gennaio scorso i due pitbull avessero aggredito e ucciso il proprio padre

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