Il terremoto giudiziario che ha interessato i comuni di Perito e Orria ha investito anche i sindaci

Comuni di Perito e Orria nella bufera, le indagini

Carlo Cirillo e Mauro Inverso, rispettivamente sottoposti ad interdizione dalle proprie funzioni per 6 mesi e divieto di dimora
Francesca De Simone

Il terremoto giudiziario che ha interessato i comuni di Perito e Orria ha investito anche i sindaci Carlo Cirillo e Mauro Inverso, rispettivamente sottoposti ad interdizione dalle proprie funzioni per 6 mesi e divieto di dimora.

I due sindaci cilentani di Perito ed Orria sono indagati dalla Procura di Vallo della Lucania per quella che gli inquirenti hanno definito una gestione allegra e familistico-clientelare di appalti e manutenzioni, affidati con troppa disinvoltura a presunte imprese amiche.

Anello di congiunzione tra i due comuni cilentani, sarebbe il funzionario dell'Ufficio Tecnico Antonio Di Fiore, che lavora per entrambi gli enti civici. Ad Orria, oltre al sindaco Mauro Inverso, sotto la lente ci sono anche i titolari di tre imprese edili, per i quali è scattato il divieto di esercitare impresa e l'interdizione per 6 mesi. Stesso provvedimento anche per le persone coinvolte a Perito: insieme al sindaco Carlo Cirillo, nell'inchiesta figurano tecnici e titolari di aziende.

L'indagine è partita da Perito, nel 2017, dopo un circostanziato esposto della segretaria comunale e responsabile dell'anticorruzione e trasparenza, Francesca Faracchio, dando seguito ad una serie di segnalazioni e richieste di accesso agli atti da parte dei consiglieri di minoranza.

I reati ipotizzati sono: frode nelle pubbliche forniture, peculato, falsità ideologica in atti pubblici, abuso d'ufficio, turbata libertà degli incanti e di scelta del contraente. E' come se in entrambi i Comuni gli appalti fossero di fatto pilotati in favore di imprese ‘amiche'.

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