De Luca: “Nessuno tocchi la scuola, è una priorità”

Ivano Montano

Per Vincenzo De Luca, è una assoluta priorità: proseguire in questa operazione verità sulla scuola e la formazione nel nostro territorio. Non ci fermeremo in questa battaglia contro una Autonomia Differenziata che può causare disastri nell’immediato e in futuro, anche perché siamo seriamente preoccupati per le sorti dell’istruzione qui al Sud, dove la situazione è certamente più critica rispetto al nord, per le endemiche carenze infrastrutturali e per l’alto tasso di dispersione scolastica soprattutto nelle aree interne. “Dovrebbe essere questo – dice De Luca – l’impegno principale della classe dirigente di questo Paese. I fenomeni che stanno investendo le nuove generazioni, dunque la società del futuro, talvolta ci fanno rabbrividire: l’utilizzo a dir poco distorto dei social ha sconvolto profondamente i processi educativi dei nostri figli, dei nostri nipoti; l’uso di droghe, l’alcolismo diffuso anche tra minori che nei week-end finiscono all’ospedale in coma etilico, l’abitudine a girare col coltello in tasca per affrontarsi con bande rivali. Tutto ciò è preoccupante. Esercitare una funzione educativa spetta sicuramente ai genitori, ma questi ragazzi, queste generazioni non possono e non devono in alcun modo essere abbandonate dalla scuola. Questa frattura generazionale che esiste e che non si può negare tra i ragazzi e i cosiddetti “boomers”, questa differenza ormai così marcata tra il linguaggio dei giovani e quello dei genitori, dei nonni è un problema grosso che non va sottovalutato. Non si può nascondere la polvere sotto al tappeto facendo spallucce e con il classicone: “che vuoi farci? Sono giovani!”. “Questa realtà dovrebbe spingere la classe dirigente a considerare la scuola, il mondo della formazione, come lo strumento decisivo per seguire l’evoluzione dei giovani, invece – dice il Governatore della Campania – sentiamo orientamenti che vanno nella direzione opposta. Si parla di accorpamenti, di scuole da tagliare, insomma di lasciar andare liberamente la sottocultura. Non lo permetteremo e andremo fino in fondo, in questa battaglia”.

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