Disordini di Napoli: che c’entrano gli ultras granata?

Ivano Montano

Poteva tirar fuori dal repertorio quella tratta dall’infinita raccolta del “ci sono un inglese, un francese e un napoletano”, invece lo speaker nonché attore comico di Radio Kiss Kiss ha scelto di andare sul moderno, affidandosi alla barzelletta che comincia con un meno classico “ci sono un tedesco, un bergamasco e un salernitano”. Se voleva far ridere, non ci è riuscito – ma queste sono cose che capitano anche ai grandi della satira, per cui non si deprima – se voleva alzare un polverone di polemiche nel pieno del caos, allora ha fatto centro. Ma, purtroppo per lui, non si sentono applausi in sala. Sedicente conoscitore dei fatti, sedicente ferito per i cori contro Napoli e i napoletani lanciati da salernitani addirittura armati di mazze, ha preteso in diretta le scuse da parte dei presunti violenti partiti da Salerno alla volta di Napoli per fare la guerra. Si tranquillizzi, lo speaker comico che, in realtà, non conosce né i fatti né gli antefatti, tantomeno i risvolti storici: punto primo, i salernitani non sono abituati ad andare allo stadio armati di bastoni; punto secondo, i salernitani si spostano solo per seguire la Salernitana, anche in capo al mondo, non certo per andare a fare a botte per conto terzi; punto terzo: i salernitani sono gemellati con i tifosi dello Shalke 04 e tra questi ultimi e i tifosi del Francoforte non corre buon sangue. Potremmo continuare con altri punti fino a 100, ma ci fermiamo qui, per non sottrarre altro tempo alla cronaca per via di una barzelletta. E’ proprio vero che un bel silenzio non fu mai scritto. Nemmeno da autori brillanti.

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