Nuovo lockdown in vista, la gente si divide

Divisi alla meta

La domanda (senza risposte) di De Luca: "Avete alternative?"
Ivano Montano

L'auspicio è che si possa giungere "divisi alla meta". Seppur divisi, ma alla meta, cioè al superamento di un'emergenza sanitaria che – se nella prima ondata, tutto sommato, ha risparmiato la Campania – in questo successivo tsunami di contagi fa registrare progressive impennate a dir poco preoccupanti: nella giornata di ieri, registrati 2280 positivi, dei quali 100 sintomatici, su quasi 16mila tamponi, con il dato dei deceduti che si appesantisce: 563 morti. Dunque, divisi: lo siamo e probabilmente lo saremo, dilaniati da polemiche, prese di posizione, azioni di protesta di quelli che vedono un nuovo lockdown come il classico colpo di grazia all'economia nostrana e non si trovano d'accordo con chi, invece, oggi plaude alla decisione del Governatore de Luca che, da lunedì prossimo, metterà in atto la misura più restrittiva, quella che ci riporterà alla nera primavera passata a casa, alle strade deserte tra serrande abbassate, attaccati alla speranza di rivederci in giro a far compere, seppure in mascherina.

Il Governatore, ieri, non ha usato giri di parole: "non voglio veder passare i camion con le bare", ponendo a se' stesso e a noi tutti una domanda: "avete un'alternativa?". Nessuna risposta, basta dare uno sguardo al grafico che testimonia l'avanzata esponenziale e progressiva del virus e valutare la situazione attuale in riferimento ai posti letto ancora disponibili: occupati 98 dei 227 posti di terapia intensiva, mentre per quanto riguarda i posti di degenza siamo ormai al punto di saturazione: 1090 letti occupati su 1114. De Luca, che finora si è mosso sempre in anticipo rispetto al Governo nazionale, ancora una volta decide di muoversi per tempo, anticipando quel che molto probabilmente accadrà in altre regioni, se non addirittura in tutto il Paese, nei prossimi giorni. Intanto, ha avuto un colloquio con il ministro della Salute Roberto Speranza, al quale ha anticipato l'urgenza di istituire un tavolo congiunto Regione-Governo per la definizione di un Piano Socio Economico a sostegno di tutte le categorie produttive – si va dall'industria al commercio, dall'artigianato al turismo e alla cultura -. Sarà chiesto, nell'occasione, anche l'allargamento dei congedi parentali per i genitori di minori e misure di sostegno alle strutture sanitarie private in caso di emergenza posti letto.

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