Easy Money: in 18 nella rete

Redazione

2 distinti gruppi dediti al crimine sono stati spazzati via dai Carabinieri di Nocera Inferiore che, coordinati dal Maggiore Massimo Cagnazzo e su richiesta del PM Roberto Lenza, hanno chiuso il cerchio dell’operazione “Easy Money”, scattata alla fine del 2007 nel sarnese e nell’hinterland napoletano. Paolo Sorice, Luigi Buonaiuto, Giuseppe Russo, Giuseppe Ferrara, Aniello Giordano, Maurizio Di Donato, Giovanni Siano, Alfonso ed Alberto Robustelli, Massimo Aito, Davide Di Fraia, Antonio Parlato, Alfredo Pinto, Giuseppe Luciano, Cosimo Squitieri, Vincenzo Trotta e Carmine Esposito non avranno più la possibilità di dedicarsi alle loro attività preferite: furti, soprattutto di autovetture e moto, estorsioni, riciclaggio e ricettazione. L’attività investigativa ha consentito – grazie soprattutto alle intercettazioni telefoniche – di individuare le due associazioni per delinquere operanti tra la provincia di Salerno e il napoletano, dedite al commercio illegale e riciclaggio di automobili e motocicli di grossa cilindrata, da rubare e poi rivendere ad ignari acquirenti dopo aver contraffatto telai, clonato targhe e falsificate le relative documentazioni. In alcuni casi, sono stati piazzati i classici “cavalli di ritorno” mentre, caso curioso, in un caso si può parlare di “pappagallo di ritorno”: un pappagallo parlante, rubato per provare poi a rivenderlo al legittimo proprietario al prezzo di 1000 euro. Una decina sono i mezzi che sono stati recuperati nel corso delle indagini e sottratte all’illecito mercato. Il Sorice, il Giordano e il Di Donato sono stati tradotti alla Casa Circondariale di Salerno, mentre per tutti gli altri sono scattati gli arresti domiciliari.

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