Resterà la necessità dell’identificazione, ma dovrebbe venir meno l'obbligo di appuntamento

Giornalisti, cambierà il regolamento che disciplina l’accesso al Comune

Le modifiche annunciate dopo un confronto con una delegazione dell'Ordine dei Giornalisti
Francesca Salemme

Il regolamento per l'accesso dei giornalisti a Palazzo di Città verrà modificato. Nella serata di ieri un breve comunicato del sindaco di Salerno, Enzo Napoli, riportava che il primo cittadino e l'assessore alla Trasparenza, Claudio Tringali, avevano incontrato il presidente dell'ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, e la delegata della Commissione Pari opportunità, Concita De Luca: "In un clima di grande cordialità e dialogo – si leggeva – sono state avanzate alcune osservazioni che verranno aggiunte al disciplinare, proprio per realizzare un documento condiviso da tutti i soggetti presenti". Al momento non si conoscono i dettagli, ma il confronto sembra aver accontentato entrambe le parti. Di certo non verrà meno l'obbligo di identificazione dei giornalisti, così come dei cittadini che vorranno accedere in Comune. Al contrario, a venir meno dovrebbe essere l'obbligo di appuntamento per recarsi dai consiglieri o nelle stanze dei gruppi consiliari. Obbligo di appuntamento che in qualche modo avrebbe leso il segreto professionale sulla fonte delle notizie, ma anche reso complicato seguire i lavori delle commissioni consiliari permanenti. L'obbligo di un appuntamento dovrebbe invece restare in vigore per gli incontri con il sindaco e gli assessori (come accaduto in queste settimane). Nel disciplinare, inoltre, dovrebbe comparire anche il riferimento al ruolo dell'ufficio stampa. Infine, nella revisione del regolamento si sanerà anche la svista contenuta nell'articolo 5 che parlava solo di «giornalisti pubblicisti» escludendo di fatto i professionisti. Quel che resta da capire, invece, è la permanenza o meno nel regolamento della sanzione da 25 a 500 euro. Dettaglio che di certo obbligherebbe l'approvazione del regolamento da parte del consiglio comunale, a cui l'art. 42 del Tuel assegna questa competenza.

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