Marzia Capezzuti, 120 giorni per la verità dall’autopsia

Alessandro Ferro

Ci vorranno forse quattro mesi per avere i riscontri dall’autopsia sul cadavere ritrovato in un casolare di Santa Tecla. Tutti gli indizi lasciano pensare che quello sia il corpo di Marzia Capezzuti, la 29enne scomparsa a marzo scorso. Non verrà risolto a breve, quindi, il caso che vede indagate sette persone per vari reati come omicidio e occultamento di cadavere. Le indagini della Procura di Salerno proseguono e molti elementi portano al corpo senza identità ritrovato nella frazione di Montecorvino Pugliano, al confine con Pontecagnano Faiano. La certezza si avrà dagli esami autoptici e del dna, quest’ultimi potrebbero essere più brevi. Le attività degli inquirenti hanno portato anche al sequestro di un telefonino dal quale potrebbero emergere altri elementi utili a ricostruire una vicenda caratterizzata da violenze ed abbandono. Si cerca anche di capire se l’episodio raccontato l’altra sera dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” possa essere inserito nelle indagini. Una testimone ha detto che nel 2019 ha visto Barbara Vacchiano, una delle persone indagate, picchiare per strada una donna. Se quella donna era Marzia si aggiungerebbe un altro capitolo nel fascicolo della Procura.

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