Medici ex Usca ancora in attesa delle decisioni dell’Asl

Simona Cataldo

Garantire la continuità lavorativa dei Medici ex UCA/USCA, così come promesso, procedere con la pubblicazione delle graduatorie per i codici minori e attivare il corso di Emergenza Urgenza. E’ quanto chiede la Cgil Funzione Pubblica Salerno all’Asl. Dal 1 aprile circa 200 medici ex Usca sono senza contratto in attesa che la l’azienda sanitaria mantenga gli impegni presi. Primo fra tutti la pubblicazione della graduatoria del bando per il reimpiego dei medici ex Usca nelle attività di continuità assistenziale e la convocazione, invece, di quei medici che sono nella graduatoria del bando per i codici minori. Il segretario generale Antonio Capezzuto, inoltre, sollecita l’Asl sull’avvio del corso di formazione per l’idoneità all’esercizio dell’attività medica di emergenza territoriale, «a garanzia della sicurezza degli operatori sanitari e dei cittadini che devono ricevere le loro prestazioni» scrive Capezzuto. Inoltre, l’Asl non ha ancora corrisposto ai medici gli stipendi dovuti per il lavoro svolto, con «ritardi che superano anche i 6 mesi per alcune attività. Dall’altra parte, prosegue il segretario della Cgil Funzione Pubblica, occorrerebbe «mantenere le attività rivolte ai pazienti fragili positivi al Covid» ed «ampliare da 2 ad almeno 4-5 i giorni dedicati agli accessi in regime di DH per le terapie anti Covid19 e in particolare per la prescrizione e la somministrazione di terapie monoclonali». La Cgil propone l’istituzione di un centro UCA per la rapida effettuazione di tamponi Covid e soprattutto per recepire e smistare le numerose segnalazioni di pazienti fragili che non hanno più riferimenti.

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