Morte Carabinieri: svolta nelle indagini

Ivano Montano

La comunità di Campagna, colpita a morte, pronta a raccogliersi in preghiera con una fiaccolata in memoria di due giovani volati al Cielo in un attimo, il solito, maledetto istante fatale scelto dal destino beffardo. L’Arma dei Carabinieri è ferita. Privata di due valorosi militari, giovani, che sono caduti sul lavoro, un lavoro – che è soprattutto una missione – che già di suo presenta mille insidie. Quando si tratta di ingaggiare la lotta contro la criminalità, i nostri angeli custodi, i Carabinieri, hanno la possibilità di difendersi, di difenderci. Ma contro le avversità del fato non c’è nulla da fare. Francesco Pastore e Francesco Ferraro non ci sono più, resta il loro indelebile ricordo e resta anche la necessità di vederci chiaro sulla dinamica dell’incidente che è costato loro la vita. Dalle prime risultanze delle indagini, Nancy Liliano, la 31enne che era alla guida del Range Rover che ha devastato la Fiat Punto dell’Arma e spezzato la vita ai due Carabinieri era risultata lucida, almeno per quanto riguarda il tasso alcolemico venuto fuori dalle analisi. Ma a seguito di un secondo test effettuato, ecco la svolta: Nancy è risultata positiva all’alcoltest e anche all’assunzione di sostanze stupefacenti, dato questo da confermare tramite ulteriori accertamenti. Intanto, la procura di Salerno contesta il reato di duplice omicidio stradale alla donna ritenuta responsabile dell’incidente costato la vita ai due Carabinieri, in occasione del quale è rimasto ferito il maresciallo Paolo Volpe, attualmente ancora ricoverato in ospedale.

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